Peter Gomez su Berlusconi: “Ha fatto male al Paese creando…” IL VIDEO SHOCK

Peter Gomez, giornalista e direttore de Il Fatto Quotidiano, non ha mai nascosto il suo giudizio critico nei confronti di Silvio Berlusconi, una delle figure più controverse e influenti della politica italiana. In una recente dichiarazione, Gomez ha spiegato quale, secondo lui, è stato il lascito più dannoso di Berlusconi per l’Italia, una nazione che l’ex premier ha segnato profondamente, sia come politico sia come imprenditore mediatico.

“La cosa peggiore che ha fatto Silvio Berlusconi”, afferma Gomez, “è stata creare l’idea che le regole non valgano”. Questo è il nucleo della critica del giornalista, che sottolinea come Berlusconi non si sia limitato a governare con politiche discutibili, ma abbia minato alla base il concetto stesso di legalità e rispetto per le istituzioni. Secondo Gomez, Berlusconi ha introdotto una mentalità pericolosa, che ha avuto effetti a lungo termine non solo sulla politica, ma anche sulla cultura e sulla società italiana.

Gomez fa riferimento in particolare al rapporto problematico di Berlusconi con la magistratura, che l’ex premier ha spesso accusato di essere un ostacolo ai suoi progetti politici e imprenditoriali. “Ha diffuso l’idea che la magistratura fosse un cancro,” continua Gomez, evidenziando come questo atteggiamento abbia contribuito a creare una frattura tra i cittadini e le istituzioni giudiziarie. “Quando Berlusconi ha cominciato a parlare dei giudici come di una minaccia, come di un problema da risolvere, ha alimentato la diffidenza verso una delle colonne portanti della democrazia”.

La critica di Gomez, però, non si limita solo alla sfera politica. Berlusconi, con la sua imperiosa presenza nel mondo della televisione e dell’intrattenimento, ha cambiato il volto dei media in Italia. “Attraverso le sue televisioni, ha plasmato una cultura basata sul disprezzo delle regole e sulla glorificazione del successo personale, a prescindere dai mezzi utilizzati per raggiungerlo,” sostiene il giornalista. “Ha costruito una narrazione in cui il rispetto delle norme era secondario rispetto alla ricerca del potere e del denaro. Questo messaggio, ripetuto e amplificato dai media, è penetrato in profondità nella mentalità collettiva.”

Gomez è particolarmente severo nel sottolineare che Berlusconi non ha semplicemente fatto politica o gestito un impero mediatico, ma ha cambiato la percezione che molti italiani hanno delle istituzioni e delle regole. “Quello che ha fatto male al Paese,” aggiunge, “non è stato solo l’aver governato male o l’aver creato leggi ad personam, ma l’aver instillato l’idea che le regole fossero un ostacolo, qualcosa da aggirare o ignorare se necessario. Questo è il vero danno che Berlusconi ha fatto all’Italia.”

Il giornalista riflette anche su come questa mentalità abbia avuto un impatto duraturo. “Berlusconi è stato capace di diffondere una cultura in cui il rispetto per le istituzioni è venuto meno. Ha normalizzato l’idea che, se si ha il potere o i mezzi, le regole possano essere piegate o ignorate a proprio vantaggio,” afferma. “Questo ha creato una frattura nella società italiana, in cui il senso di giustizia e legalità è stato gravemente compromesso.”

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Secondo Gomez, il pericolo di questa eredità culturale non riguarda solo il passato, ma continua a influenzare l’Italia di oggi. “Le conseguenze della visione di Berlusconi si vedono ancora oggi, in una classe dirigente spesso priva di rispetto per le regole e in un’opinione pubblica che accetta, a volte passivamente, che chi detiene il potere possa operare senza vincoli,” conclude.

In sostanza, per Gomez, il vero “male” che Berlusconi ha fatto al Paese non è tanto nelle sue politiche specifiche, quanto nel messaggio implicito che ha trasmesso per decenni: le regole sono fatte per essere infrante, e la legge è un ostacolo più che una garanzia. Questo, secondo il giornalista, è il danno più grave e duraturo che Berlusconi ha inflitto all’Italia.
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