Conte in piazzacon gli operai stellantis in diretta. Il messaggio shock al Governo Meloni – IL VIDEO

Durante la manifestazione dei lavoratori metalmeccanici a Roma, Giuseppe Conte ha partecipato anche a un collegamento televisivo con L’aria che tira su La7, dove ha espresso in modo molto critico la sua opinione sulla nuova manovra economica del governo Meloni e sulla gestione del settore industriale, in particolare quello dell’automotive. L’ex presidente del Consiglio, circondato dai lavoratori presenti in Piazza del Popolo, ha attaccato la politica industriale di Stellantis e ha criticato duramente il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per aver affermato che la legge di bilancio dovrebbe rendere “felici” gli operai di Stellantis, molti dei quali attualmente in cassa integrazione.

Attacco alla manovra economica e al governo
Conte ha definito “irresponsabile” il tentativo del governo di offrire “illusioni” ai lavoratori e ha anticipato che un’analisi approfondita della legge di bilancio avrebbe rivelato numerosi “imbrogli”, con particolare riferimento agli investimenti in sanità e alle misure sugli extraprofitti. Secondo il leader del M5S, le previsioni di spesa non includono veri investimenti nel settore sanitario, ma nascondono tagli significativi che danneggeranno i servizi medici offerti ai cittadini. Anche le misure sugli extraprofitti delle banche sono state definite fuorvianti, poiché prevedono un anticipo sui ricavi che i contribuenti dovranno compensare nel 2027.

Denuncia del clientelismo e tagli lineari
Alla domanda del conduttore David Parenzo sugli “amici e amichetti” citati da Conte, il leader del M5S ha spiegato che il governo, anziché ridurre i costi legati agli staff ministeriali, ha ampliato i contratti di collaborazione per sistemare “familiari, parenti, amichetti e amanti”. Ha inoltre criticato aspramente i tagli lineari proposti ai ministeri, che secondo lui colpiranno soprattutto i servizi ai cittadini, mentre le risorse destinate agli staff continueranno ad aumentare.

La questione sanitaria e l’accusa di mistificazione
Conte ha poi affrontato la questione degli investimenti nella sanità, smontando le affermazioni della premier Giorgia Meloni, la quale ha sostenuto che non ci sarebbero stati tagli nel settore. Ha ribadito che la spesa sanitaria va considerata in rapporto al PIL e tenendo conto dell’inflazione, dei costi energetici per gli ospedali e del personale sanitario. Ha accusato il governo di mistificazione, affermando che Meloni, anziché fare “conferenze stampa addomesticate” e rilasciare “interviste edulcorate”, dovrebbe visitare i pronto soccorso e le corsie ospedaliere per rendersi conto della reale situazione.

Critica al riarmo e alla politica estera
In risposta a una domanda su cosa avrebbe fatto se fosse stato al governo, Conte ha dichiarato che non avrebbe accettato “questa corsa al riarmo” e ha criticato il fatto che l’unico ministero con nuovi investimenti significativi sia quello della Difesa. Ha definito “un’economia di guerra” l’attuale direzione del governo, accusandolo di aver sottoscritto un nuovo patto di stabilità che imporrà tagli annuali di 13 miliardi di euro senza opporsi. Ha contestato l’atteggiamento del governo Meloni, sostenendo che, piuttosto che difendere l’interesse nazionale, abbia preferito accontentare l’establishment europeo.

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La proposta sul Recovery Fund
Conte ha concluso il suo intervento televisivo invocando un cambiamento di strategia a livello europeo. Ha sostenuto che il Recovery Fund, attualmente considerato una misura temporanea per l’emergenza, dovrebbe essere reso strutturale per garantire la competitività dell’Europa rispetto a potenze globali come Cina e Stati Uniti. Secondo il leader del M5S, questa trasformazione è essenziale per evitare che l’Italia e il resto dell’Unione Europea restino indietro nella competizione globale.

Un messaggio di unità e di lotta
Le dichiarazioni di Conte, unite alla sua partecipazione attiva alla manifestazione in Piazza del Popolo, mirano a rafforzare il sostegno alle lotte dei lavoratori e a offrire una voce critica contro le politiche del governo. La mobilitazione, supportata anche da Elly Schlein e altri esponenti dell’opposizione, intende rappresentare un fronte comune per difendere i diritti dei lavoratori e contrastare quello che viene percepito come un progressivo smantellamento del welfare e delle tutele sociali in Italia.
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