“Si muore più traditi dalle pecore, che sbranati dal lupo”. Con questa frase, pubblicata nelle sue ‘storie’ su WhatsApp, Beppe Grillo ha reagito alla sconfitta del Movimento 5 Stelle alle elezioni in Liguria. La citazione, accompagnata dalla foto di un lupo e attribuita a un “autore sconosciuto”, è apparsa subito come un commento ironico e velatamente critico verso la situazione attuale del Movimento, riflettendo le tensioni esistenti all’interno del partito, specialmente con Giuseppe Conte.
Il contesto della spaccatura interna
L’uscita di Grillo non può essere considerata casuale. La frase riecheggia la crisi che attanaglia il Movimento 5 Stelle, evidenziata anche dall’annuncio di Conte, riportato nelle anticipazioni del libro di Bruno Vespa, che non intende rinnovare il contratto di consulenza di Grillo, dal valore di 300.000 euro all’anno. Il messaggio sembra voler sottolineare la delusione di Grillo, che ha risposto alle parole di Conte affermando di avere il diritto “di estinguere il Movimento”, espressione che mette in luce il livello di conflittualità tra i due leader.
La scelta di Grillo di non partecipare alla campagna elettorale in Liguria è stata interpretata come un segnale di dissenso e ha probabilmente contribuito alla sconfitta del candidato del centro-sinistra, Andrea Orlando, supportato dal “campo largo” composto da PD e Movimento 5 Stelle. Questa battuta d’arresto evidenzia le difficoltà del Movimento nel mantenere una coesione interna e nella gestione dei rapporti tra le diverse anime, soprattutto in un contesto elettorale locale ma politicamente significativo come quello ligure.
Meloni e il trionfo del centrodestra
Di tutt’altro tono è stata la reazione della premier Giorgia Meloni, che ha celebrato la vittoria del candidato del centrodestra, Marco Bucci, con un messaggio di entusiasmo e determinazione: “Buongiorno Italia. Il segnale di fiducia ricevuto dai cittadini in Liguria ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, sempre al servizio degli italiani”. Pubblicato sui social con una foto in cui Meloni appare vittoriosa, questo post ha consolidato la sua immagine di leader sicura di sé e sempre più forte nel contesto politico italiano.
Meloni ha inoltre sottolineato l’impegno del suo governo nel voler costruire un futuro basato sulla concretezza e sul raggiungimento di risultati per la nazione. Il successo elettorale in Liguria rafforza la posizione del centrodestra in una regione strategica e rappresenta un’ulteriore conferma della fiducia che una parte consistente dell’elettorato ripone nel governo guidato da Fratelli d’Italia.
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Le riflessioni nel PD: Bettini e la necessità di un nuovo progetto
La sconfitta in Liguria ha innescato anche un’intensa riflessione interna al Partito Democratico. Secondo Goffredo Bettini, esponente di spicco del PD, Andrea Orlando ha condotto una campagna elettorale encomiabile, dimostrando doti di leadership e ottenendo comunque un numero significativo di consensi. In un post su Facebook, Bettini ha elogiato Orlando e suggerito che il PD dovrebbe ripartire proprio dal progetto politico che l’ex ministro ha proposto agli elettori liguri. La collaborazione di Elly Schlein, segretaria del PD, e il sostegno di base hanno permesso al partito di raggiungere quasi il 30% dei voti, un risultato significativo nonostante la sconfitta finale.
Bettini ha inoltre evidenziato come la base del PD si stia riunendo attorno a un nuovo spirito di unità e passione, il che potrebbe essere un elemento su cui costruire per recuperare forza nelle prossime competizioni elettorali. La campagna di Orlando, sebbene non vincente, è vista quindi come un seme per una possibile rinascita del PD in Liguria e, forse, anche a livello nazionale.
Giuseppe Sala: “C’è una questione Nord”
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha colto l’occasione per sottolineare una problematica più ampia: la questione del “Nord”. Secondo Sala, la vittoria di Bucci, per quanto stretta, indica un trend che non può essere ignorato: le regioni del Nord, compresa la Liguria, stanno dimostrando un distacco progressivo verso le politiche proposte dal centrosinistra. In un commento sui social, Sala ha ribadito che questa questione deve essere affrontata con coraggio, senza temere le critiche anche interne. L’analisi di Sala evidenzia l’urgenza per il centrosinistra di comprendere meglio le esigenze e le aspettative degli elettori settentrionali, che sembrano allontanarsi sempre più dal progetto politico del PD e degli alleati.
Enrico Costa (FI): “Per via giudiziaria non si vincono elezioni”
In merito ai risultati in Liguria, anche Enrico Costa, deputato di Forza Italia, ha espresso la sua opinione con un commento pungente. “Per via giudiziaria si può togliere di mezzo l’avversario, ma non si vincono le elezioni”, ha dichiarato Costa, suggerendo come le battaglie legali, spesso utilizzate in ambito politico, non siano una strategia efficace per conquistare il consenso degli elettori. Costa vede nella sconfitta del centrosinistra una sorta di “lezione limpida”, un invito a lasciar perdere le scorciatoie giudiziarie in favore di un confronto diretto e democratico.
Conclusione
Le elezioni in Liguria hanno rappresentato un punto di svolta per vari protagonisti della politica italiana, mettendo in luce tensioni, ambizioni e fratture. Da un lato, Grillo ha lanciato un messaggio enigmatico ma potente, mentre il Movimento 5 Stelle fatica a ritrovare un equilibrio stabile. Dall’altro, Meloni ha colto l’occasione per consolidare la propria leadership, galvanizzando il suo elettorato. Il PD, invece, è ora chiamato a riflettere sul proprio ruolo e sulle prospettive future, mentre il tema della “questione Nord” emerge come una sfida decisiva per tutto il centrosinistra. In questo quadro, la politica italiana si trova di fronte a scelte difficili e a sfide complesse, che richiederanno nuove strategie e visioni condivise per affrontare un futuro incerto.
QUI LE PROLE DI GIUSEPPE CONTE: La reazione di Conte alla sconfitta: necessità di rifondare il Movimento – LE PAROLE Shock – Voce dei Cittadini