In un intervento appassionato alla Camera dei Deputati, la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, ha lanciato un pesante atto d’accusa contro il governo Meloni e, in particolare, contro Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La parlamentare ha criticato aspramente la gestione del PNRR da parte del governo, parlando di “ritardi, tagli e menzogne” che, a suo avviso, rischiano di compromettere una delle più grandi opportunità di rilancio economico e sociale per l’Italia.
L’Accusa di Ritardi e le Difficoltà nell’Esecuzione dei Progetti
Appendino ha evidenziato i ritardi che, secondo i dati di Bankitalia, affliggono il programma. In particolare, un appalto su tre risulterebbe in ritardo rispetto ai tempi stabiliti, mentre metà dei progetti previsti non è ancora partita. La deputata del M5S ha sottolineato come questi ritardi siano emblematici di una mancanza di efficienza e organizzazione nella gestione del piano, invitando il governo a riconoscere l’urgenza della situazione e ad appoggiare la proposta di legge che mira all’istituzione di una commissione di vigilanza sul PNRR.
“L’Italia si trova davanti a un’opportunità unica per rilanciare l’economia e modernizzare le infrastrutture, e cosa fa il governo Meloni? Sta buttando tutto al vento con ritardi e inefficienze”, ha dichiarato Appendino. Secondo la deputata, il governo non è stato in grado di avviare tempestivamente i progetti previsti dal piano, rendendo così sempre più difficile rispettare le scadenze imposte a livello europeo e rischiando di compromettere i finanziamenti già assegnati.
I Tagli: Nidi, Terapie Intensive e Infrastrutture a Rischio
Oltre ai ritardi, Appendino ha denunciato tagli sostanziali ai fondi destinati al PNRR. Questi tagli, a suo dire, avrebbero avuto un impatto particolarmente negativo su servizi essenziali e interventi cruciali per la sicurezza delle infrastrutture e il benessere dei cittadini. “Avete tagliato posti nido, posti in terapia intensiva, fondi per opere pubbliche e per la sicurezza delle infrastrutture”, ha affermato. I tagli avrebbero già inciso su settori sensibili come l’educazione infantile e la sanità pubblica, entrambi considerati fondamentali per la ripresa post-pandemica e per il futuro del paese.
Ma non è finita qui: la revisione del PNRR annunciata dal governo Meloni prevede ulteriori tagli che, secondo la vicepresidente del M5S, colpiranno pesantemente le ferrovie, le università e le imprese. Tali interventi riduttivi metterebbero a rischio il completamento di progetti strategici volti a migliorare la competitività del sistema-paese e a colmare i divari infrastrutturali tra Nord e Sud.
L’Accusa di Menzogne e le Promesse Tradite ai Comuni
A peggiorare la situazione, secondo Appendino, ci sarebbero le “menzogne” diffuse dal governo, che avrebbe illuso i sindaci italiani promettendo loro fondi che poi sono stati tagliati. Il governo, spiega la deputata, avrebbe tolto inizialmente i fondi per alcuni progetti comunali dal PNRR, giustificandosi con l’impossibilità di rispettare le scadenze europee, ma garantendo allo stesso tempo che quei progetti sarebbero stati rifinanziati in seguito. Tuttavia, la recente riduzione di 600 milioni di euro su quei medesimi progetti ha lasciato molti comuni senza le risorse necessarie per portare a termine i propri interventi, suscitando rabbia e frustrazione tra gli amministratori locali.
“Qui non si tratta solo di ritardi e di tagli, ma anche di promesse non mantenute. Avevate promesso di rifinanziare i progetti dei Comuni e ora tagliate altri 600 milioni di euro, lasciando i sindaci nell’incertezza e senza risorse”, ha accusato Appendino, definendo l’atteggiamento del governo come “vigliacco”. La deputata ha ribadito che la mancanza di trasparenza e coerenza da parte dell’esecutivo sta mettendo a rischio la credibilità dell’Italia agli occhi delle istituzioni europee, che vigilano attentamente sull’impiego dei fondi PNRR.
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“Chi l’ha Visto?”: La Provocazione su Raffaele Fitto
A coronare il discorso di Appendino è stato un commento ironico e provocatorio riguardo al ruolo di Raffaele Fitto, responsabile per l’attuazione del PNRR, la cui assenza di risposte sarebbe emblematicamente rappresentata dall’invito della parlamentare a chiamare la trasmissione “Chi l’ha visto?”. “Dove si nasconde Fitto? Cosa sta facendo per risolvere questa situazione?”, ha incalzato Appendino, accusando il ministro di latitanza e di non aver fornito risposte concrete alle problematiche emerse nella gestione del PNRR. La deputata ha sottolineato che il silenzio di Fitto è percepito come un segnale di debolezza e di scarsa attenzione verso le difficoltà riscontrate nei vari progetti del piano.
La Richiesta di Istituire una Commissione di Vigilanza
Concludendo il suo intervento, Appendino ha insistito sull’importanza di istituire una commissione di vigilanza sul PNRR per garantire che i fondi vengano utilizzati in modo trasparente ed efficiente. Tale commissione, secondo il Movimento 5 Stelle, avrebbe il compito di monitorare l’avanzamento dei progetti e di assicurare che il governo rispetti le scadenze europee, senza ricorrere a ulteriori tagli o ristrutturazioni che possano compromettere gli obiettivi del piano.
La proposta di istituire una commissione, secondo Appendino, non rappresenta solo una risposta alle inefficienze dell’attuale esecutivo, ma anche un atto di responsabilità verso i cittadini e le istituzioni europee, che richiedono risultati concreti e verificabili.
Conclusione
L’intervento di Appendino alla Camera dei Deputati rappresenta un duro attacco alla gestione del PNRR da parte del governo Meloni, ponendo l’accento su tre elementi chiave: ritardi, tagli e presunte menzogne. Le accuse mosse dal Movimento 5 Stelle riflettono una crescente preoccupazione per l’effettiva attuazione del piano, che, secondo l’opposizione, rischia di fallire a causa delle decisioni del governo.
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