– Alfonso Colucci, deputato del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Affari Costituzionali, ha duramente criticato il governo Meloni per la gestione dei migranti, accusandolo di portare avanti un “gioco dell’oca” sulla pelle delle persone. Da Shengjin, in Albania, Colucci ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime profonda indignazione per le attuali politiche migratorie, che a suo dire, non solo ignorano buon senso e logica, ma comportano un ingente spreco di risorse pubbliche, con costi che raggiungono il miliardo di euro.
Secondo Colucci, la gestione dei migranti si è trasformata in un ciclo infinito e dispendioso, fatto di trasferimenti avanti e indietro tra l’Albania e l’Italia, senza risolvere realmente la situazione. Di recente, la situazione dei migranti trasferiti in Albania ha subito un nuovo colpo: gli ultimi sette migranti sono stati rimandati in Italia perché il loro trattenimento in Albania non è stato convalidato dal Tribunale Civile di Roma. La sezione immigrazione del tribunale ha infatti sospeso il trattenimento, confermando l’inefficacia di una strategia che, secondo Colucci, era fallimentare fin dall’inizio.
Le Critiche di Colucci ai Provvedimenti del Governo
Colucci punta il dito anche contro provvedimenti come il “decreto Cutro” e il “decreto sui Paesi sicuri”, evidenziando che queste misure contrastano non solo con la Costituzione italiana, ma anche con il diritto europeo. In un contesto in cui il numero di sbarchi non accenna a diminuire, Colucci sottolinea come tali leggi, pur presentate come soluzioni definitive, abbiano dimostrato tutta la loro inefficacia. Per il deputato, l’inefficacia di queste scelte è evidente anche per il governo stesso, ma ammettere il fallimento delle politiche migratorie significherebbe riconoscere pubblicamente un problema strutturale.
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Numeri e Smentite: Tremila Sbarchi in Dieci Giorni
A dimostrazione della sua posizione, Colucci evidenzia il fallimento dei numeri: nelle ultime settimane, nonostante l’avvio della seconda missione della nave Libra, oltre tremila migranti sono sbarcati sulle coste italiane. Per il deputato pentastellato, questi dati non fanno altro che mettere in risalto l’inadeguatezza del sistema attuale e la disconnessione tra le promesse fatte dall’esecutivo e i risultati effettivamente raggiunti.
Colucci denuncia anche la retorica del “vittimismo” che il governo avrebbe scelto di adottare. Piuttosto che riconoscere l’insuccesso delle proprie politiche, l’esecutivo, a suo dire, ha preferito accusare la magistratura e i “giudici comunisti” di ostacolare l’operato del governo. Un’accusa che, secondo Colucci, non solo è infondata, ma rivela una visione distorta dei ruoli istituzionali. “La magistratura – dichiara il deputato – non ha il compito di assecondare le scelte politiche, bensì di garantire che queste rispettino i principi di legalità e giustizia”.
Un Atto di Accusa: “Buoni a Nulla ma Capaci di Tutto”
In chiusura, Colucci non risparmia accuse personali al governo, usando l’ironia di Leo Longanesi e definendo l’esecutivo come una “banda di pericolosi incompetenti: buoni a nulla ma capaci di tutto”. L’Italia, prosegue, è nelle mani di persone che non solo non riescono a fornire soluzioni efficaci, ma che, attraverso scelte sconsiderate e una gestione poco trasparente, mettono in pericolo la sicurezza e la dignità del Paese stesso.
Il duro attacco di Colucci evidenzia le profonde divergenze in Parlamento e tra le forze politiche sul tema dei migranti, un argomento che rimane uno dei principali punti di attrito e una delle sfide più complesse per il futuro del Paese.
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