Il M5S propone in commissione 100 euro di aumento al mese su pensioni – Ecco cosa ha fatto il Governo

Nella serata del 12 dicembre 2024, la commissione Bilancio della Camera ha discusso diversi emendamenti alla Manovra 2025. Tra questi, uno in particolare ha attirato l’attenzione: la proposta del Movimento 5 Stelle di aumentare temporaneamente le pensioni minime di 100 euro al mese per gli anni 2025 e 2026. Nonostante l’intervento del leader pentastellato Giuseppe Conte a favore del provvedimento, ma arriva la pronta risposta del Governo.

La Proposta del Movimento 5 Stelle

L’emendamento presentato dal M5S prevedeva un aumento del 15% per le pensioni minime, pari a circa 100 euro al mese, destinato ai pensionati con un reddito fino a 1.000 euro. L’obiettivo era quello di sostenere i cittadini più vulnerabili in un momento economico difficile, caratterizzato da un aumento dei costi energetici e una riduzione del potere d’acquisto. Inoltre, l’emendamento proponeva un ulteriore aumento di 50 euro per le pensioni comprese tra i 1.000 e i 1.150 euro.

Le risorse per finanziare questa misura sarebbero state ricavate da una tassazione più incisiva sui profitti delle banche e dei colossi del web, settori che, secondo il M5S, godono di margini di guadagno eccessivi a fronte di contributi fiscali limitati.

Le Motivazioni del Governo per il Parere Negativo

Il governo, guidato da Giorgia Meloni, ha respinto l’emendamento, giudicandolo insostenibile dal punto di vista economico. Gli esponenti della maggioranza hanno difeso la linea della prudenza fiscale, sostenendo che un aumento temporaneo delle pensioni avrebbe creato squilibri di bilancio difficili da gestire nei prossimi anni. Al posto dell’aumento proposto dal M5S, la Manovra 2025 prevede un incremento minimo delle pensioni: solo 1,90 euro al mese, una cifra giudicata “ridicola e offensiva” da Giuseppe Conte.

Le Critiche del Movimento 5 Stelle

Durante il suo intervento in commissione, Giuseppe Conte ha sottolineato la gravità della situazione economica attuale, denunciando l’assenza di misure concrete a sostegno dei cittadini più deboli. “Aumentare le pensioni minime di 1,90 euro è una presa in giro”, ha dichiarato Conte. “Questa manovra favorisce i grandi gruppi bancari, le multinazionali del web e l’industria bellica, mentre ignora le esigenze di milioni di pensionati che faticano ad arrivare a fine mese”.

Il leader del M5S ha anche lanciato un monito sulle conseguenze sociali di queste scelte politiche: “Oggi c’è astensione, ma domani ci sarà rabbia. Il governo sta preparando il terreno per una frattura sociale profonda.”

Le Reazioni Politiche

La bocciatura dell’emendamento ha suscitato polemiche all’interno dell’opposizione. Davide Aiello, deputato del M5S, ha definito la decisione “uno schiaffo in faccia a due milioni di persone a cui erano stati promessi mille euro al mese in campagna elettorale”. Riccardo Tucci ha aggiunto che il governo ha preferito ignorare una misura di giustizia sociale per mantenere intatte le agevolazioni fiscali alle banche.

Secondo il M5S, la mancata approvazione dell’aumento temporaneo delle pensioni rappresenta un’occasione persa per dimostrare vicinanza ai cittadini in difficoltà, a fronte di un contesto economico che si preannuncia particolarmente gravoso. Uno studio del think tank Ecco ha infatti evidenziato che il prossimo inverno sarà il più costoso per le famiglie italiane a causa dell’aumento delle bollette energetiche.

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Cosa Prevede la Manovra 2025 sulle Pensioni

La Manovra 2025 introduce misure limitate per il settore pensionistico, con un incremento simbolico di appena 1,90 euro al mese per le pensioni minime. Questa scelta riflette un approccio conservativo da parte del governo, che ha preferito destinare le risorse disponibili ad altri ambiti, come la riduzione del cuneo fiscale per le imprese e i lavoratori dipendenti. Tuttavia, queste decisioni hanno alimentato il dibattito politico e messo in evidenza le priorità divergenti tra maggioranza e opposizione.

Conclusioni

La bocciatura dell’emendamento del Movimento 5 Stelle evidenzia la tensione tra le esigenze di sostenibilità economica e le richieste di interventi immediati per affrontare la crisi sociale. Mentre il governo si concentra su una linea prudente per la gestione del bilancio, l’opposizione accusa l’esecutivo di insensibilità verso i cittadini più vulnerabili. Resta da vedere come questa scelta influenzerà il consenso politico nei prossimi mesi, in un clima di crescente malcontento sociale.

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