ULTIM’ORA – Conte sul palco del partito della Meloni, senza freni, contro TUTTI – Ma partono gli applausi – VIDEO EPICO

Roma, 14 dicembre 2024 – Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha conquistato l’attenzione e gli applausi del pubblico alla kermesse di Fratelli d’Italia, Atreju, con una serie di interventi critici su temi cruciali della politica nazionale e internazionale. Dal rapporto con la Cina al decreto sicurezza, fino alla gestione del conflitto in Ucraina, Conte non ha risparmiato critiche al governo Meloni e ha rilanciato alcune delle sue visioni per il futuro del Paese.

Rapporti con la Cina e il ruolo degli Stati Uniti

Uno dei temi centrali affrontati da Conte è stato il discusso accordo sulla Via della Seta, recentemente cancellato dall’attuale governo. L’ex premier ha ricordato il costo politico che la firma dell’accordo gli era costato, sottolineando che cancellarlo è stato “un grande errore”. “Quando agisci per gli interessi nazionali, non lo fai per ottenere una carezza da Washington”, ha affermato, riferendosi alla pressione degli Stati Uniti per abbandonare il memorandum d’intesa con la Cina. Conte ha poi aggiunto: “Meloni ha dovuto chiudere un accordo di partenariato strategico per rimediare, ma il danno era già fatto”.

Critiche al decreto sicurezza

Conte ha attaccato duramente anche il nuovo decreto sicurezza del governo, definendolo “reazionario”. Durante la manifestazione M5S organizzata a Roma, ha dichiarato: “I cittadini chiedono sicurezza per poter vivere serenamente nei quartieri, non repressione del dissenso politico o bavagli per i giornalisti”. L’ex premier ha accusato il governo di tradire le promesse fatte in campagna elettorale, puntando il dito contro una lettura distorta del bisogno di sicurezza, più orientata a limitare la libertà di espressione che a risolvere i problemi concreti.

L’Italia e la pace in Ucraina

Sul fronte internazionale, Conte ha criticato l’approccio italiano al conflitto in Ucraina, proponendo una svolta diplomatica che dia all’Italia un ruolo di protagonista. “Non è nell’interesse nazionale perseguire la vittoria dell’Ucraina sulla Russia”, ha dichiarato, aggiungendo che anche lo stesso presidente ucraino Zelensky sembrerebbe meno convinto della strategia bellica. Conte ha inoltre ricordato come, a suo parere, ci fosse un’opportunità per un accordo di pace all’inizio del conflitto, poi sfumata per interventi esterni come quello di Boris Johnson. “Adesso rischiamo di concludere un accordo a condizioni peggiori per l’Ucraina e per l’Europa”, ha avvertito.

Sfida alla leadership di Meloni

Conte non ha risparmiato critiche personali alla premier Giorgia Meloni, accusandola di non sfruttare al meglio la sua posizione di forza in Europa. “Politico, una delle testate più accreditate, riconosce Meloni come la leader più stabile e potente del momento. E allora, perché non usare questa congiuntura per portare vantaggi concreti all’Italia?”, ha chiesto, criticando la sottoscrizione di accordi che riportano l’Europa verso politiche di austerità. Ha poi rivendicato il proprio operato durante il governo, ricordando i 209 miliardi ottenuti dal Recovery Fund e denunciando la lentezza nell’utilizzarli.

PNRR e il nodo dei 209 miliardi

Uno dei punti salienti dell’intervento è stato il richiamo di Conte ai 209 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ottenuti durante il suo governo. Intervistato da Mario Sechi, Conte ha ribattuto alle critiche sul fatto che quei fondi rappresentassero debito per il Paese: “Se erano debito, allora non dovevate toccarli. Gli unici cantieri che oggi sono attivi in Italia sono quelli legati a quei 209 miliardi”, ha dichiarato. Ha poi attaccato il governo Meloni per non aver sfruttato la favorevole congiuntura europea: “Politico, una testata accreditata, riconosce a Meloni di essere la leader più stabile e potente. E allora? Di fronte alle difficoltà di Scholz e Macron, come sta sfruttando questa posizione per l’Italia? Firmare il ‘pacco’ di stabilità che riporta all’austerità non è una soluzione, è una resa”.

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Difesa europea: “Crosetto pensi a un piano, non a insulti”

Conte non ha risparmiato critiche al ministro della Difesa, Guido Crosetto, accusandolo di non affrontare in modo strategico il tema della difesa comune europea. “Invece di insultarmi, Crosetto si chiudesse in una stanza con i suoi omologhi europei per elaborare un vero piano di razionalizzazione delle spese”, ha detto, denunciando come il governo stia invece lavorando per un fondo straordinario di 500 miliardi destinato alle spese militari. “È una follia”, ha concluso.

Delusione verso Fratelli d’Italia

Infine, Conte ha espresso solidarietà agli elettori di Fratelli d’Italia, che a suo avviso avrebbero motivo di essere delusi dalla leadership di Meloni. “Se fossi un elettore di FdI, sarei deluso dalle tante giravolte rispetto agli impegni presi in campagna elettorale”, ha affermato. Ha poi puntato l’attenzione sulle difficoltà delle famiglie italiane, dalla sanità alla scuola, accusando il governo di ignorare le vere priorità del Paese.

Conclusione

L’intervento di Giuseppe Conte ad Atreju ha segnato un momento significativo del dibattito politico italiano, con il leader del M5S che ha saputo trasformare una piattaforma non sua in un’occasione per rilanciare la sua visione politica. Le sue critiche, a tratti dure ma sempre argomentate, hanno messo in evidenza le contraddizioni del governo e i rischi di alcune scelte politiche, proponendo al contempo un’alternativa basata su diplomazia, pragmatismo e tutela degli interessi nazionali.
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