– Durissimi attacchi da parte del Movimento 5 Stelle nei confronti del governo Meloni alla Camera. Durante le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio Europeo, i deputati pentastellati hanno accusato il governo di anteporre gli interessi delle lobby delle armi a quelli dei cittadini italiani, evidenziando i costi economici e sociali legati alla guerra in Ucraina e alle politiche di austerità europee.
Scutellà: “Meloni difende la lobby delle armi”
Elisa Scutellà, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Politiche UE, ha sferrato un duro attacco al governo durante il suo intervento in Aula. “La guerra in Ucraina ha prodotto danni gravissimi all’economia italiana ed europea: 22 miliardi in più per la spesa alimentare, 12 miliardi in più di costi energetici per le imprese italiane rispetto ai competitor europei, e 84 miliardi in più di costi di import energetico per lo Stato. Il risultato? Una perdita di 1,3 punti di PIL all’anno”, ha sottolineato Scutellà.
La deputata ha poi puntato il dito contro i profitti delle industrie belliche: “La guerra conviene solo alla lobby dei produttori di armi che lo scorso anno hanno registrato un incremento dei profitti del 55%. Ma non si accontentano: ora, con il supporto di Draghi, chiedono un fondo da 500 miliardi per il riarmo”. Scutellà ha ribadito la proposta del M5S, guidato dall’ex premier Giuseppe Conte, di utilizzare quel fondo per sostenere settori strategici come l’automotive e la competitività industriale.
In un attacco diretto alla premier, ha affermato: “Lei, presidente Meloni, invece di difendere gli interessi dei cittadini italiani, difende quelli della lobby delle armi. Va in Europa a chiedere di sottrarre ai vincoli dell’austerità le spese militari, ma non quelle per la sanità e l’istruzione. Crosetto arriva addirittura a dire che i soldi spesi in armi, sottratti a scuola e ospedali, servono perché, in caso di guerra, scuole e ospedali non esisteranno più: un ragionamento assurdo e autolesionista”.
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Ma arriva anche l’attacco di Riccardo Ricciardo (M5S):
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Roma, 17 dicembre – Durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del
Ricciardi: “La Lega è in crisi esistenziale”
A rincarare la dose è stato Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, che ha evidenziato le divisioni all’interno della maggioranza e le difficoltà del governo nel gestire le questioni economiche e infrastrutturali. “Presidente Meloni, la ringraziamo per essere qui quasi afona. Forse ha perso la voce dopo aver urlato come leader dell’opposizione ad Atreju, dimenticandosi di essere la presidente del Consiglio”, ha ironizzato Ricciardi.
Riferendosi alla Lega e al ministro delle Infrastrutture, Ricciardi ha aggiunto: “Non avete fatto in tempo a parlare di stabilità che la Lega ha già perso i treni. Non sono venuti ad ascoltarla perché forse erano in crisi esistenziale, non sapendo più a chi dare la colpa. Una farsa che ormai sta diventando insostenibile per il Paese”.
Le tensioni sulla spesa militare e le priorità italiane
Le dichiarazioni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle riflettono il clima di crescente tensione sul tema della spesa militare e delle politiche economiche. Il M5S critica apertamente la scelta del governo Meloni di sostenere l’aumento delle spese per il riarmo, in contrasto con l’assenza di proposte concrete per la sanità e l’istruzione. L’accusa è chiara: sacrificare gli investimenti pubblici fondamentali per privilegiare interessi di settore.
Il dibattito alla Camera ha mostrato ancora una volta le divisioni all’interno della politica italiana e l’insoddisfazione crescente rispetto alle politiche economiche del governo. Mentre il Consiglio Europeo si avvicina, il Movimento 5 Stelle si prepara a continuare la battaglia politica su questi temi, posizionandosi come principale voce d’opposizione contro le decisioni dell’esecutivo.
Resta da vedere se la premier Meloni risponderà a queste accuse e quale sarà la linea che l’Italia intenderà portare avanti in Europa nei prossimi giorni.
