– La legge di Bilancio è al centro di una dura polemica in Parlamento, con l’intervento incisivo di Daniela Torto, capogruppo del Movimento 5 Stelle (M5S) in commissione Bilancio alla Camera. Durante la dichiarazione di voto a Montecitorio, Torto ha attaccato apertamente il Governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di privilegiare interessi di parte e penalizzare le fasce più deboli del Paese.
Il Patto di Stabilità e la posizione del M5S
Secondo Torto, la legge di Bilancio rappresenta il risultato diretto di un Patto di Stabilità sottoscritto dai principali partiti politici, con l’eccezione del Movimento 5 Stelle. “Questa legge di Bilancio è figlia di un Patto di Stabilità che hanno votato tutti, tranne noi del Movimento 5 Stelle, che abbiamo scelto di non essere complici di questa condanna al Paese,” ha dichiarato la deputata. L’accusa è chiara: l’adesione al Patto avrebbe costretto il Governo a imporre sacrifici alla popolazione per ottenere approvazione a Bruxelles, presentando un’immagine favorevole della leadership italiana.
Le scelte di spesa contestate
Uno dei punti centrali del discorso di Torto riguarda la distribuzione delle risorse economiche nella manovra. In particolare, la deputata denuncia l’aumento degli stipendi per ministri e sottosegretari, previsto grazie alla creazione di un fondo da mezzo milione di euro all’anno. “Avete bloccato i lavori della commissione Bilancio non per affrontare i problemi del Paese, ma per garantire un aumento di stipendio ai vostri ministri. Nel frattempo, avete destinato appena 1,8 euro in più al mese ai pensionati con assegni minimi”, ha sottolineato.
L’analisi della manovra, secondo il M5S, evidenzierebbe una priorità data agli interessi della classe politica, mentre le fasce più fragili, come i pensionati, ricevono risorse marginali. Torto ha richiesto un aumento di almeno 100 euro mensili per le pensioni minime, proposta che il Governo non ha accolto.
Il salario minimo e le contraddizioni del Governo
Torto ha inoltre ricordato come il Movimento 5 Stelle avesse avanzato una proposta concreta per l’introduzione del salario minimo, un provvedimento ritenuto cruciale per combattere la povertà lavorativa in Italia. “Mentre noi portavamo al Governo una proposta pronta per il salario minimo, voi aumentavate lo stipendio al vostro amico Brunetta,” ha dichiarato con toni critici, facendo riferimento all’ex ministro, simbolo di politiche che il M5S ritiene distanti dalle esigenze reali della popolazione.
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Le accuse di favoritismi e la visione del futuro
Daniela Torto non ha risparmiato accuse di nepotismo e favoritismi personali rivolti al Governo Meloni. “È un film già visto,” ha detto, sottolineando come la gestione della legge di Bilancio ricalchi un modello che privilegia amici e parenti della maggioranza. Per Torto, l’attuale Esecutivo rappresenta austerità, disuguaglianze e mancanza di trasparenza, ma è destinato a cadere. “Questo Governo finirà, e con esso le sue bugie e i suoi favoritismi. L’Italia è molto più forte di voi,” ha concluso.
Conclusioni: una legge contestata
La legge di Bilancio del 2024, così come presentata, ha scatenato un acceso dibattito politico e sociale. Se da un lato il Governo difende le sue scelte come necessarie per garantire stabilità economica, dall’altro le opposizioni, con in prima linea il Movimento 5 Stelle, accusano l’Esecutivo di aver tradito i principi di equità e giustizia sociale. La polemica, che si riflette nei lavori parlamentari, sembra destinata a protrarsi, mentre crescono le tensioni tra Governo e opposizioni.
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