La lettera shock di Luciana Littizzetto al governo: Ecco cosa ha chiesto alla Meloni – IL VIDEO

Una lettera che scuote le coscienze

Luciana Littizzetto, celebre attrice e comica italiana, ha fatto discutere con una lettera sorprendente rivolta al governo italiano. Durante l’ultima puntata del programma televisivo Che tempo che fa, in onda sul Nove, Littizzetto ha scelto un tono satirico ma pungente per affrontare una questione di estrema attualità: la tutela dei rider, i lavoratori del settore delle consegne a domicilio, spesso costretti a operare in condizioni climatiche proibitive.

Nella sua ormai tradizionale “letterina a Babbo Natale”, l’attrice ha richiamato l’attenzione su una proposta di legge recentemente bocciata, la cosiddetta legge Griseri, che avrebbe introdotto importanti misure di protezione per questa categoria di lavoratori.

La legge Griseri: una proposta dimenticata

La legge Griseri prende il nome da Massimo Griseri, noto giornalista de La Stampa scomparso improvvisamente pochi mesi fa. La proposta, sostenuta da diverse associazioni e movimenti sindacali, prevedeva il blocco delle consegne dei rider durante le allerte meteo. Un provvedimento che, secondo i promotori, avrebbe ridotto i rischi per i lavoratori, spesso esposti a pioggia, neve, vento e altre condizioni pericolose.

Nonostante il consenso iniziale, la proposta è stata respinta in Parlamento, suscitando un’ondata di polemiche. Le principali obiezioni mosse dai detrattori riguardavano i potenziali costi per le aziende e il rischio di compromettere il modello di business delle piattaforme di delivery.

L’ironia come strumento di denuncia

Luciana Littizzetto, nota per il suo stile ironico e irriverente, ha trasformato questa complessa tematica in un appello carico di significato. Rivolgendosi a Babbo Natale, ha detto:

> “Caro Babbo Natale, un piccolo pensiero per me. C’è una legge che il governo ha bocciato, la legge Griseri… Tu che sei il più importante dei rider, fa’ che la rimettano in discussione, così che nessuno debba più rischiare la pelle mentre fuori diluvia.”

 

Con questa frase, l’attrice ha voluto sottolineare l’assurdità della situazione: se persino Babbo Natale, il “rider” più famoso al mondo, riceve supporto per le sue “consegne”, perché non dovrebbero riceverlo i lavoratori reali?

La reazione dell’opinione pubblica

Le parole di Littizzetto hanno immediatamente generato una vasta eco sui social media, dove molti utenti hanno espresso solidarietà alla causa. “Un gesto semplice ma potente,” ha scritto un utente su Twitter, “Luciana ha dato voce a chi non può permettersi di alzare la propria.” Tuttavia, non sono mancate le critiche, con alcuni che hanno accusato l’attrice di sfruttare una questione seria per ottenere visibilità.

Anche dal mondo politico sono arrivate reazioni contrastanti. Alcuni esponenti della sinistra hanno colto l’occasione per rilanciare il dibattito sulla legge Griseri, mentre esponenti della maggioranza hanno ribadito che le norme esistenti sono sufficienti a garantire la sicurezza dei rider.

La realtà dei rider: un lavoro a rischio

L’intervento di Littizzetto riporta al centro dell’attenzione la condizione dei rider, una categoria lavorativa sempre più diffusa ma ancora poco tutelata. Questi lavoratori, spesso giovani e precari, rappresentano il volto di un’economia digitale in rapida espansione ma non priva di contraddizioni.

Secondo i dati più recenti, oltre il 70% dei rider lavora senza contratto stabile, con paghe che spesso non superano i 5 euro all’ora. A ciò si aggiungono i rischi legati al traffico e alle condizioni meteo avverse, che rendono il loro lavoro uno dei più pericolosi tra quelli del settore dei servizi.

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Un appello al governo

La lettera di Luciana Littizzetto non è solo un gesto simbolico, ma un invito concreto al governo e alla società civile a riflettere sulle condizioni di lavoro in Italia. In un momento in cui il Paese si prepara ad affrontare nuove sfide economiche e sociali, la tutela dei lavoratori più vulnerabili dovrebbe essere una priorità assoluta.

Riuscirà la provocazione di Littizzetto a riportare la legge Griseri al centro del dibattito politico? Solo il tempo lo dirà. Nel frattempo, la sua lettera continua a far discutere, ricordando a tutti che dietro ogni consegna c’è una persona con diritti che meritano di essere rispettati.
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