Con la fine del 2024, si tirano le somme sui successi e le difficoltà di un anno politico segnato da sfide interne ed esterne. I sondaggi più recenti, pubblicati dal Corriere della Sera, delineano un panorama complesso: il centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, mantiene una posizione di forza, mentre il centrosinistra, guidato da Elly Schlein, continua a inseguire, con l’ago della bilancia rappresentato dalla possibilità di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle.
Il gradimento del governo: segnali di affaticamento
A due anni dall’insediamento, l’indice di gradimento del governo Meloni registra un calo, attestandosi al 41%. Questo dato rappresenta una diminuzione di 3 punti rispetto al 2023 e di ben 13 punti rispetto ai primi mesi di mandato. Tuttavia, il confronto storico gioca a favore dell’esecutivo: governi come il Berlusconi IV e il Renzi, alla stessa distanza temporale, hanno perso rispettivamente 16 e 23 punti di gradimento.
Le flessioni più evidenti si notano nelle fasce più vulnerabili della popolazione: anziani, disoccupati, operai e casalinghe, confermando una tendenza storica che vede una maggiore disillusione tra le classi popolari.
Le intenzioni di voto: FdI al primo posto ma in perdita, il PD resiste, il M5S ha il dato più alto rispetto agli altri sondaggi, oltre il 13% e cresce più di tutti
Fratelli d’Italia continua a crescere, raggiungendo il 27,6% delle preferenze rispetto al 26% delle Politiche 2022, ma oggi in perdita dello 0,1. Il Partito Democratico segue al 22,5%, mostrando una leggera ripresa grazie alla leadership di Schlein. Il Movimento 5 Stelle, nonostante le divisioni interne tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, mantiene una base solida al 13,3%.
Tra i partiti minori, spiccano i risultati di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che si attesta al 6%, e Azione-Italia Viva, in difficoltà nel superare la soglia del 4%.
Un aspetto cruciale emerso dai sondaggi è la volatilità elettorale. Sebbene Fratelli d’Italia e il Partito Democratico godano di un’ampia base, il 60% degli elettori di entrambi i partiti ammette di essere disposto a cambiare schieramento. In contrasto, il Movimento 5 Stelle si distingue per la maggiore lealtà dei propri sostenitori.
La sfida delle coalizioni: centrodestra favorito, il centrosinistra cerca un’intesa
Il centrodestra, composto da FdI, Lega e Forza Italia, si attesta al 45,3%, confermando la solidità della coalizione. Al contrario, il centrosinistra si trova di fronte a una sfida strategica. La somma dei voti di PD, Azione, Italia Viva e AVS raggiunge il 35,8%, insufficiente per contendere il governo al centrodestra.
L’unica possibilità per Schlein e il suo schieramento sarebbe un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, che porterebbe il campo “larghissimo” al 48,1%. Tuttavia, le tensioni interne e la mancanza di fiducia tra i leader delle diverse formazioni rendono questa prospettiva complessa.
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Per Giorgia Meloni, il 2024 si conclude con un bilancio positivo. Nonostante i cali di gradimento, il suo governo mantiene un sostegno solido e le fratture interne al centrosinistra giocano a suo favore.
Elly Schlein, dal canto suo, deve affrontare una doppia sfida: consolidare la leadership nel Partito Democratico e trovare una via per unire le forze progressiste. La strada verso un’alternativa credibile passa inevitabilmente dalla capacità di costruire una coalizione ampia e coesa, superando divisioni e rivalità personali.
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