Con la promessa di riduzione delle accise ancora impressa nella memoria degli elettori, il governo Meloni è ora nel mirino delle critiche per un nuovo provvedimento che, di fatto, prevede un aumento delle accise sul gasolio a partire dal 2025. Una misura che, pur giustificata dalla necessità di finanziare il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, appare in netto contrasto con quanto promesso in campagna elettorale.
Il decreto e le ragioni del provvedimento
Il decreto, parte integrante della legge di bilancio approvata lo scorso ottobre, ha recentemente raggiunto le Commissioni Bilancio di Camera e Senato per ottenere il parere preliminare prima dell’approvazione definitiva. La misura prevede un aumento di 1 centesimo al litro sulle accise del gasolio ogni anno, accompagnato da una contestuale riduzione di 1 centesimo al litro sulle accise della benzina, fino al 2030, anno in cui le due aliquote dovrebbero essere allineate.
Secondo il governo, questo intervento risponde agli impegni presi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e alle raccomandazioni della Commissione Europea nell’ottica della transizione ecologica. L’obiettivo dichiarato è quello di generare entrate necessarie a coprire i costi del rinnovo contrattuale per i lavoratori del settore del trasporto pubblico, una categoria che comprende oltre 110.000 autoferrotranvieri.
Il costo del diesel in Italia: un primato europeo
Attualmente, l’Italia vanta uno dei livelli di accise più alti in Europa: 73 centesimi al litro per la benzina e 62 centesimi per il diesel. L’aumento previsto potrebbe far lievitare ulteriormente il costo del diesel, già particolarmente elevato rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. Le associazioni dei consumatori prevedono che questi rincari avranno un impatto diretto sui trasporti e, indirettamente, sui prezzi al consumo, aggravando il costo della vita.
Le polemiche politiche e sociali
L’annuncio ha scatenato un’ondata di critiche da parte dell’opposizione e delle associazioni di categoria. Molti accusano il governo di incoerenza rispetto agli impegni assunti. In particolare, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la campagna elettorale, aveva promesso la graduale eliminazione delle accise sui carburanti. Tuttavia, questa nuova mossa sembra andare nella direzione opposta, alimentando il malcontento tra gli elettori.
Alcuni esponenti del governo, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, hanno cercato di minimizzare l’impatto del provvedimento. “È solo un centesimo al litro,” ha dichiarato Giorgetti in tono scherzoso, cercando di sdrammatizzare la questione. Tuttavia, per i cittadini e le imprese, questa misura rappresenta un’ulteriore pressione economica, soprattutto in un contesto di inflazione crescente.
Leggi anche
La giornalista fa una domanda scomoda alla Meloni, e la sua reazione è shock. Battibecco? VIDEO
Tensione durante la conferenza stampa. E alla fine la presidente del Consiglio decide di non rispondere alla domanda sull’aumento delle
Un gettito da 600 milioni entro il 2030
Il governo stima che l’aumento delle accise sul gasolio porterà nelle casse dello Stato circa 200 milioni di euro nel primo anno, con un incasso complessivo di 600 milioni entro il 2030. Queste risorse saranno utilizzate per finanziare il contratto nazionale del trasporto pubblico, ma restano dubbi sull’efficacia e sull’equità del provvedimento.
Un futuro incerto per i consumatori
Mentre il governo cerca di giustificare la misura come parte di un percorso verso la transizione ecologica, i consumatori e le imprese temono un impatto significativo sui costi di trasporto e, di conseguenza, sui prezzi al dettaglio. Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria hanno già annunciato proteste e richieste di revisione del provvedimento.
In un Paese in cui il trasporto su gomma rappresenta ancora una quota significativa della logistica e della mobilità, l’aumento delle accise sul diesel potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini economici, influenzando anche il dibattito politico e sociale nei prossimi anni.
Conclusioni
L’aumento delle accise sul gasolio è una decisione controversa, che riflette le difficoltà del governo nel bilanciare le promesse elettorali con le necessità di bilancio e gli obblighi internazionali. Sebbene il provvedimento sia giustificato come una misura necessaria per finanziare il rinnovo contrattuale nel settore del trasporto pubblico, resta da vedere come sarà accolto dai