La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S), ha denunciato pubblicamente una grave situazione di stallo che da oltre quattro mesi impedisce alla commissione di operare. Secondo la senatrice pentastellata, il blocco sarebbe il risultato di un “veto politico”, una decisione senza precedenti che silenzia l’organo preposto alla tutela del servizio pubblico radiotelevisivo.
“Sono testimone diretta del bavaglio politico che sta subendo la Commissione di Vigilanza. È la prima volta che si registra un vero e proprio bavaglio istituzionale”, ha dichiarato Floridia durante il convegno Legge bavaglio e libertà d’informazione.
La Commissione di Vigilanza Rai è l’organismo parlamentare che ha il compito di supervisionare l’operato della radiotelevisione pubblica, garantendo il pluralismo dell’informazione e l’indipendenza dell’azienda dal potere politico. Il fatto che sia stata resa inoperante per un periodo così lungo solleva serie preoccupazioni sulla trasparenza e sul controllo dell’informazione in Italia.
Un periodo critico per la Rai tra scioperi, censure e riforme bloccate
Negli ultimi mesi, la Rai è stata al centro di numerose polemiche e battaglie politiche. Tra i temi più caldi citati dalla presidente della Commissione di Vigilanza, emergono:
Lo scontro sul canone Rai, con proposte di revisione del suo finanziamento che hanno acceso un ampio dibattito parlamentare.
Lo sciopero dei giornalisti precari, che ha evidenziato le difficoltà lavorative all’interno della rete pubblica.
La controversa circolare “anti-Report”, che ha sollevato accuse di censura nei confronti di uno dei programmi d’inchiesta più seguiti e critici della Rai.
Il trasferimento della sede storica di viale Mazzini per la presenza di amianto, un passaggio complesso che impatta direttamente l’organizzazione interna dell’azienda.
Floridia ha inoltre sottolineato come il blocco della Commissione impedisca di affrontare e risolvere questioni di grande rilevanza per il servizio pubblico: “Ricevo quotidianamente sollecitazioni da categorie fragili per questioni che attengono al servizio pubblico, di cui la vigilanza non può occuparsi a causa di questa paralisi.”
A rendere il quadro ancora più grave, secondo la senatrice M5S, vi sarebbe l’impasse sulle riforme della Rai in discussione in Senato. “Anche le proposte di riforma della Rai sono bloccate in commissione al Senato e questo è gravissimo”, ha dichiarato, evidenziando come questa situazione rappresenti un problema per il Parlamento e per il pluralismo dell’informazione.
M5S all’attacco: “Stop al bavaglio della Vigilanza Rai!”
Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto la necessità di un servizio pubblico indipendente, svincolato dalle pressioni dei partiti e capace di garantire un’informazione imparziale ai cittadini. La denuncia di Floridia si inserisce in una battaglia più ampia per la libertà di stampa e contro le ingerenze politiche sulla Rai.
“È antidemocratico che il Parlamento non possa svolgere le sue funzioni a tutela del servizio pubblico e del pluralismo, quindi continuo a dirlo con forza: stop al bavaglio della Vigilanza Rai!”, ha concluso Floridia con fermezza.
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La situazione solleva interrogativi non solo sulla gestione della Rai, ma anche sulla salute della democrazia italiana: se l’organo di controllo dell’informazione pubblica viene bloccato per ragioni politiche, chi garantisce ai cittadini un servizio equo e trasparente?
Mentre la polemica si infiamma, resta da vedere se il governo e le forze politiche vorranno sbloccare la Commissione o se il silenzio continuerà a pesare sulla Rai e sulla libertà d’informazione nel Paese.
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