Il 4 marzo 2023 a Milano presso il Liceo Carducci è apparso uno striscione accompagnato dalle immagini della Premier Giorgia Meloni e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a testa in giù.
Il Liceo Classico Statale ha subito inoltrato agli studenti e alle famiglie una circolare: “è da sempre e sempre più uno spazio plurimo, aperto, pacifico: democratico. Oggi abbiamo ricevuto un danno, doloroso, rispetto a tutto quello che in questa scuola si sta facendo e non vogliamo che i nostri studenti siano vittima di un circuito, banale, che banalizza la stessa lettura della realtà”.
“Continueremo come sempre e sempre più – ha assicurato il dirigente scolastico Andrea Di Mario – a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l’impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto”.
Nella circolare il preside del Carducci definisce il gesto “brutale, brutto, violento, pesante”. Sottolinea che il Liceo non si riconosce: “in questo linguaggio, in questi modi che sono per noi completamente inediti e preoccupanti e che rifiutiamo”.
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Continua: “Continueremo come sempre e sempre più a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l’impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto. A scuola vige “il culto del confronto”, da fare “insieme, imparando, creando forme nuove, senza rimanere incagliati in linguaggi vecchi, logori e cupi, che alzano muri. Il carducciano è rigoroso e non accetta la logica da curva violenta” conclude il Dirigente.
La notizia ha fatto da subito scalpore e il Ministro dell’istruzione non ha tardato a congratularsi con il dirigente scolastico affermando: “Complimenti ad un preside coraggioso, consapevole del suo alto ruolo istituzionale. Ma quale merito, la vostra è solo violenza”.
Un commento che richiama alla mente quello che è accaduto qualche giorno fa al Liceo Di Firenze Leonardo Da Vinci. In quella occasione la preside Annalisa Savino, aveva richiamato gli alunni con una lettera.
Complimentandosi con il Preside, è però Giuseppe Conte a intervenire attaccando il Ministro per il suo doppiopesismo. Scrive infatti sui social il Presidente M5s: “Il Ministro dell’Istruzione Valditara non si smentisce: il suo spirito democratico e il richiamo dei principi costituzionali affiorano a intermittenza, a seconda del contesto. Il Ministro colpisce con critiche e censure la preside Savino, che ha scritto una lettera ineccepibile per condannare la violenta aggressione agli studenti fiorentini del Liceo “Michelangiolo”, mentre interviene prontamente ad applaudire la lettera del preside Di Mario, del liceo milanese “Carducci”, che giustamente condanna le inqualificabili immagini e relativi messaggi contro il Ministro stesso e il Presidente del Consiglio. Quest’ultimo gesto è sicuramente deplorevole, e noi lo condanniamo con fermezza e senza indugio – ricordo che siamo già intervenuti per primi, lo scorso novembre, a condannare gesti analoghi occorsi a Bologna. Ma che scuola è quella a cui pensa il Ministro Valditara e a quali valori dovrebbe ispirarsi? Quando si offendono gli esponenti delle Istituzioni si interviene prontamente, mentre quando vengono picchiati studenti – peraltro ad opera di militanti che si riconoscono nel partito di maggioranza relativa al governo – si censura l’educatore che condanna l’aggressione. I valori democratici, i principi costituzionali non si possono invocare a corrente alternata, a seconda del contesto e delle circostanze di comodo. Non lasciamo dividere l’Italia in particolare quando ragioniamo sul progetto formativo ed educativo offerto ai nostri giovani. Dobbiamo batterci per un’offerta scolastica di alta qualità per tutti, da Nord a Sud. Dobbiamo contrastare i tagli e i tentativi di operare differenziazioni che finiscono per aumentare le diseguaglianze già esistenti. E quanto ai valori in gioco, sia chiaro: noi apprezziamo il gesto di entrambi i presidi e ribadiamo l’universalità dei principi richiamati nei loro messaggi agli studenti. L’Italia è una e, viste le scelte di questo Governo, la difesa della Costituzione e della scuola spetta a noi – tanto nelle Istituzioni quanto nelle strade del Paese” ha concluso.