Parole dure di Peter Gomez su reddito di cittadinanza trasformato dalla Meloni. Ecco ora che succede

l giornalista Peter Gomez è intervenuto sui suoi profili social per commentare il “nuovo” reddito di cittadinanza introdotto dal governo.

La misura di sostegno contro la povertà che sostituirà il reddito di cittadinanza nel 2024 si chiamerà MIA, Misura di Inclusione Attiva, e dovrebbe restare, in forma ridotta anche per i soggetti che possono lavorare. Sarà erogata dall’Inps su richiesta telematica.

 

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Gomez nel video pubblicato sulla sua pagina Facebook dice: “avevamo previsto che non l’avrebbero cancellato ma che gli avrebbero cambiato il nome e così è stato: il reddito di cittadinanza non si chiamerà più reddito cittadinanza, ma Mia. Qualcosa cambierà e in peggio perché il Governo ha intenzione di affamare i poveri e tutti i coloro i quali vengono considerati ‘occupabili’, cioè fanno parte di famiglie in cui ci sono persone fra i 18 e 60 anni in grado di lavorare, non percepiranno più un massimo di 500 euro al mese ma un massimo di 375 euro. Nell’idea del governo c’è il fatto che se dai pochi soldi alle persone saranno più spinte ad andare a lavorare tutto bene se vivi in una zona in cui il lavoro c’è ma se vivi in una zona come spesso accade dove il lavoro è presente solo in nero vuol dire che accetterà i contratti da fame da 400 o 500 euro al mese per andare a lavorare tutti i giorni magari fino a sera in un bar. Ma non basta perché per ridurre il numero di persone a cui dare il reddito, il Governo ha deciso anche di cambiare il tetto dell’isee oggi per accedere al reddito di cittadinanza devi avere un Isee inferiore ai 9.360 euro l’anno domani dovrà essere un Isee inferiore ai 7200 euro bisognerà essere poveri, anche perché contribuiscono all’isee non solo i redditi ma anche la presenza di immobili o macchine o altri generi di questo tipo”.

Conclude Gomez: “una cosa positiva però mi pare che ci sia, si stabilisce che se tu lavori fino a 3000 euro l’anno continuerai a percepire il reddito di integrazione. Resta un problema, l’Europa sta stabilendo il salario minimo garantito. Dice dovete stabilire una soglia sotto la quale nessuno può guadagnare. Questo deve valere anche per i disoccupati ma si può andare tutto questo d’accordo con i 375 euro al mese resta un mistero”.

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