Piantedosi parla alla Camera, Tutto sul naufragio di Cutro

Il ministro dell’Interno a Montecitorio assolve tutti i corpi dello Stato coinvolti nei fatti di Cutro: “La Guardia Costiera sapeva che in mare c’era la Finanza”. La sua ricostruzione: “Per Frontex barca non sovraccarica. Dall’agenzia Ue nessuna segnalazione”.

Dopo la strage avvenuta il 26 febbraio si è aperto un ampio dibattito che ha coinvolto i principali esponenti politici.
A parlare questa volta è il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi sostenuto al 100% dai membri del Governo.

Nella sua informativa Piantedosi dice: “Alla gravità della condotta criminale degli scafisti “facevo riferimento quando, con commozione, sdegno e rabbia e negli occhi l’immagine straziante di tutte quelle vittime innocenti, ho fatto appello affinché la vita delle persone non finisca più nelle mani di ignobili delinquenti, in nessun modo volendo colpevolizzare le vittime”
“Mi dispiace profondamente che il senso delle mie parole sia stato diversamente interpretato. La sensibilità e i principi di umana solidarietà che hanno ispirato la mia vita personale, sono stati il faro, negli oltre trent’anni al servizio delle istituzioni e dei cittadini, di ogni mia azione e decisione” prosegue.

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“Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti”.
Chiarisce: “Il bilancio non è ancora definitivo, ma gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati. Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari”.
“Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del Governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni”.
“Gli scafisti decidono di sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte, temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli… Intorno alle 4 di domenica sull’utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geo localizzato dall’operatore… L’esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia l’iniziale natura dell’intervento operativo in mare…é essenziale chiarire che l’attivazione dell’intero sistema Sar (ricerca e soccorso) non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza… Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le nostre Autorità hanno gestito 407 eventi Sar, mettendo in salvo 24.601 persone.”
Conclude: “Dunque, sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili

Non tarda ad arrivare la replica delle opposizioni: parla la vicepresidente del gruppo M5s Vittoria Baldino

Il M5s non dice che il governo abbia volontariamente e coscientemente lasciato annegare quelle persone ma ritiene che stia facendo di tutto per nascondere le responsabilità che ogni giorno si evidenziano in tutta la loro profonda gravità. Ci sono punti oscuri che abbiamo il dovere di chiarire, come cosa non ha funzionato nella catena di comando affinché quello che è accaduto non si ripeta mai più. Lo dobbiamo alle vittime e al nostro paese alle Forze dell ordine e ai cittadini crotonesi”.

Il video:

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