Strage di Cutro. La Meloni in difficoltà. L’affondo di Giuseppe Conte

 

Sono passate ormai settimane dal 26 febbraio il giorno della ‘Tragedia di Cutro’ durante la quale persero la vita 72 migranti. Ieri la premier Giorgia Meloni si è recata nel luogo del naufragio per una conferenza stampa.

Durante la conferenza stampa la presidente del Consiglio in evidente difficoltà sulla dinamica dei mancati soccorsi al barconi.

Nel corso della conferenza ha detto la premier: “Piantedosi non poteva fare di più. E’ un decreto contro la tratta degli esseri umani. Andremo a cercare gli scafisti in tutto il mondo, per loro pene fino a 30 anni. Dall’Europa aspettiamo una risposta concreta”.

“Da Meloni sono arrivate risposte tardive”, attacca la segretaria del Pd Elly Schlein. “Voglio che il mio partito – aggiunge – che non finanzi più la Guardia costiera libica”. La Germania si è detta “pronta a redistribuire i superstiti”.

Il Consiglio dei Ministri a Cutro ha approvato all’unanimità il decreto legge che prevede la stretta sugli scafisti e nuove norme sui flussi migratori, salgono infatti, le pene ai trafficanti.

Ad intervenire è stato anche il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte che ha scritto sul suo profilo Facebook: “Governo incapace di fornire chiarimenti”.

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Ha proseguito: “Per anni dall’opposizione Giorgia Meloni ha agitato la bacchetta magica del “blocco navale” per risolvere il dossier immigrazione. In realtà mirava solo a vincere le elezioni, proponendo misure e soluzioni ridicole, ma presentate con il piglio deciso di chi ha soluzioni ‘forti’ L’unica certezza è che gli sbarchi aumentano e nel governo litigano pure sull’approccio da tenere per affrontare il tema. Oggi abbiamo avuto la conferma di un Presidente del Consiglio e di Ministri che cadono in contraddizione, incapaci di fornire un doveroso chiarimento in ordine alla incredibile catena di sottovalutazioni che ha portato alla strage di Cutro”.

 “Oggi -aggiunge- è tutto chiaro e abbiamo compreso perché Salvini e Meloni non abbiano ritenuto opportuno venire in Parlamento a riferire su questa tragedia. Non avevano calcolato però che la trasferta a Cutro non li avrebbe sottratti alle scomode domande dei giornalisti. Non resta che bandire definitivamente le conferenze stampa e affidarsi esclusivamente al rito stucchevole degli ”appunti di Giorgia”. Tutto diventa più semplice e soprattutto si può fare tutto da soli: si pongono domande intelligenti e si forniscono risposte pensierose”.

In accordo con Giuseppe Conte anche la Deputata 5 Stelle Ida Carmina che scrive sui social: “Brutto spettacolo del Governo. L’ Italia merita di meglio. Il Presidente del Consiglio non è andata a trovare le famiglie delle vittime e riparte per Roma. Rimane la domanda di fondo: perché’ la Guardia Costiera non è intervenuta? Sarebbe stato doveroso fare chiarezza. Solo parole imbarazzate ed imbarazzanti che sanno di colpevole reticenza. Intanto ancora nel mare rimangono i dispersi ed a terra famiglie disperate in trepida attesa…”.

Il video:

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