Intervista a Giuseppe Conte. Le sue parole da Schlein ai migranti che fanno riflettere

Nell’intervista odierna al Fatto il Leader M5s traccia un bilancio della situazione politica attuale con lucidità e chiarezza, parlando del governo e dei rapporti tra le opposizioni.
“Sul tema dei migranti “è in atto una cinica competizione politica tra Lega e Fratelli d’Italia. Entrambi i partiti hanno saputo vellicare la pancia del Paese prospettando estremi rimedi come il blocco navale e il presidio dei nostri confini marini, tramite i quali a loro dire si sarebbe potuto governare questo complesso fenomeno. Quando però la propaganda svanisce e affiora la realtà, si scopre che con questo governo stiamo toccando il record di sbarchi dall’inizio dell’anno: oltre 17mila arrivi nel 2023, contro i 5976 nelle stesso periodo dello scorso anno. Gli sbarchi sono triplicati

Leggi anche

Poi parla del rapporto col Pd dopo la vittoria alle primarie di Schlein
Il recupero del Pd era “prevedibile e non ne sono affatto preoccupato – osserva Conte parlando della nuova segretaria Elly Schlein – siamo e rimaniamo nel campo progressista alternativo a queste destre. Mi interessa piuttosto capire se il Pd di Schlein sarà con noi sul salario minimo legale e per una svolta rispetto all’escalation militare, insomma se cercherà un’alternativa rispetto all’infinito invio di armi all’Ucraina che ci sta portando al burrone del conflitto nucleare. E vorremmo capire anche se abbraccerà le nuove tecnologie di smaltimento o se insisterà con l’inceneritore a Roma”.

E alla domanda su cosa succederà se Schlein non cambiasse posizione sulla guerra
“E allora registreremo che non c’è alcuna svolta rispetto alla linea bellicista di Letta. Con tutto il rispetto per le sensibilità personali, valgono le posizioni ufficiali e le votazioni».
Conclude

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini