Arriva la risposta secca di Giuseppe Conte, i sondaggi? Ecco perché non li guardiamo

Ieri a Lamezia Terme si è svolta la riunione regionale del M5s in Calabria alla presenza del Leader M5s Giuseppe Conte
“Noi non facciamo politica guardando al punto. Il sondaggio lascia il tempo che trova, il sondaggio va bene a chi non ha principi, per chi non ha valori, per chi non costruisce traiettorie, per chi fa esercizio di pratica di gestione del potere. Il nostro e’ un modo di far politica ben diverso”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, intervenendo a Lamezia Terme all’assemblea regionale del M5S della Calabria. All’arrivo al teatro nel quale si svolge l’assemblea Conte non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti presenti.

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“Noi – ha sostenuto quindi Conte aprendo l’assemblea – ormai non siamo piu’ la forza iniziale che si limitava soltanto faticosamente a rompere un sistema per cercarsi uno spazio. Siamo una forza che ha dimostrato storicamente anche di assumersi responsabilita’ di governo. Sono stato presidente di due governi. Una forza che si e’ ritrovata in un contesto molto difficile con Draghi, un governo di unita’ nazionale. C’e’ stato un grande passaggio, ricordate tutti: siete stati chiamati a votare se addirittura aderire o meno al Governo Draghi. E’ stato un passaggio molto complicato. Ci siamo ritrovati in una maggioranza molto eterogenea, molto sacrificati nella nostra prospettiva politica perche’ e’ stata una prospettiva in cui abbiamo dovuto continuamente difendere le nostre misure laddove c’erano tante altre forze e un governo che di fatto ha pensato di dipanare l’azione politica smantellando Una situazione complicatissima che – ha ricordato il leader M5S – ha fatto molto soffrire. Ne siamo usciti quando ormai si era raggiunto un limite; quando era diventata non piu’ tollerabile, rispetto ad un discorso chiaro, genuino e trasparente. E tutta storia che conosciamo. Adesso siamo all’opposizione e ci aspetta un periodo che immaginiamo non breve. Abbiamo gia’ una traiettoria politica. Oggi in un’intervista sul ‘Fatto Quotidiano’, mi chiedono anche dell’attuale situazione, dei rapporti con le opposizioni, di qualche calo di consenso che c’e’ stato nelle ultime settimane. Ho spiegato: noi non facciamo politica guardando al punto. Il sondaggio lascia il tempo che trova, il sondaggio va bene a chi non ha principi, per chi non ha valori, per chi non costruisce traiettorie, per chi fa esercizio di pratica di gestione del potere. Il nostro e’ un modo di far politica ben diverso. Noi – ha rimarcato Conte – siamo qui in questo teatro, oggi e’ domenica, voi lasciate i figli a casa, se siete qui non e’ che perche’ volete cimentarvi in pratiche di gestione del potere ma e’ perche’ vogliamo cambiare la societa’, perche’ abbiamo battaglie ambiziose da fare”. Per Conte “quando sei all’opposizione, la forza politica e’ quella che ti dai, non e’ soltanto quella dei numeri, del consenso, dal sondaggio. La forza politica e’ un concetto di relazioni. E come quando devi intrattenere una trattativa, non c’e’ il potere negoziale come un valore assoluto, dipende dal rapporto, da come ti poni con gli interlocutori. La forza politica ce l’abbiamo noi con la forza dei nostri principi, con la coerenza delle nostre azioni, con la chiarezza dei nostri programmi. Ecco perche’ – ha concluso il leader M5S – dobbiamo afferrare bene l’orizzonte che vogliamo raggiungere

“L’etica pubblica e’ il cemento di tutto, la premessa per fare politica”. Noi – ha proseguito Conte – non siamo dei moralisti, non siamo quelli che attaccano gli altri quando c’e’ qualche notizia di reato, non lo facciamo perche’ dobbiamo essere i primi. Il problema e’ che la politica dev’essere per noi un messaggio di rigore perche’ nelle istituzioni si va per esercitare il proprio ruolo con onore e disciplina. Su questo dobbiamo essere sempre molto rigorosi”.
“Rispetto tantissimo questa terra, questo territorio, voi, ed e’ per questo che non mi sono mai rassegnato al fatto che questa regione sia stata sempre considerata un territorio marginale, anche dalla politica nazionale. Una regione quasi di passaggio. La Calabria storicamente sembra quasi essere condannata all’emarginazione. Questo non lo possiamo accettare”.
“L’Italia – ha sostenuto Conte rivolgendosi agli attivisti calabresi – puo’ ripartire se riparte tutta intera e se colmiamo le diseguaglianze anche in termini di opportunita’. Conosco bene i problemi tradizionali di questa terra, dalla sanita’ in primis ma non solo, conosco bene anche lo scarso sviluppo del turismo, infrastrutture, la necessita’ di investire tanto nella scuola, nell’istruzione, nella formazione, il problema della mancanza di lavoro. Tutto questo ci e’ molto chiaro. Oggi pero’ dobbiamo dialogare a piu’ stretto contatto. Adesso stiamo andando sui territori, e’ la ragione per cui incontro voi, in altre occasioni verro’, parleremo con i rappresentanti delle associazioni, delle categorie, con gli esponenti della vita sociale, esponenti civici. Siamo in prospettiva – ha aggiunto il leader M5S – di nominare i coordinatori territoriali, lo abbiamo fatto per il resto delle regioni, mancano Calabria e Sicilia e prima di procedere volevo sentire meglio anche voi, che tradizionalmente siete molto passionali”. Conte ha poi osservato: “Sia qui in Regione che a livello nazionale siamo all’opposizione. Quando sei all’opposizione, la forza politica e’ quella che ti dai, non e’ soltanto quella dei numeri, del consenso, del sondaggio. La forza politica e’ un concetto di relazioni. E come quando devi intrattenere una trattativa, non c’e’ il potere negoziale come un valore assoluto, dipende dal rapporto, da come ti poni con gli interlocutori. La forza politica ce l’abbiamo noi con la forza dei nostri principi, con la coerenza delle nostre azioni, con la chiarezza dei nostri programmi. Ecco perche’ – ha concluso il leader M5S – dobbiamo afferrare bene l’orizzonte che vogliamo raggiungere”.

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