A Palazzo Chigi ieri si è tenuta una riunione sul tema migranti fra la premier Giorgia Meloni, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, quello della Difesa Guido Crosetto e i vertici dei Servizi segreti.
Nella guerra dichiarata al traffico di essere umani, il governo Meloni punta il dito contro la Russia e il gruppo di mercenari Wagner che, secondo Palazzo Chigi, influenzerebbero i flussi di migranti dal Nord Africa.
Antonio Misani parlamentare del partito democratico ha dichiarato: “Tra il ministro Crosetto e il tagliagole russo Prigožin noi stiamo ovviamente dalla parte del Crosetto. Ma detto questo è indispensabile che il governo venga in aula, in Camera e al Senato, a darci tutte le informazioni su quanto sta accadendo ed è stato riferito dai ministri Crosetto e Tajani. E soprattutto spiegare agli italiani cosa intendono fare. Perché la nostra l’impressione è che ci sia un’enorme confusione. Stanno pensando di cambiare il decreto che hanno approvato in fretta e furia nell’infelice Consiglio dei ministri di Cutro e nel frattempo i disperati che attraversano il Mediterraneo con i barconi continuano a morire”.
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La premier Giorgia Meloni ha detto: “Siamo stati accusati di cose raccapriccianti ma ho la coscienza a posto, parlando accanto al segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin -. Più persone partono e si mettono nelle mani di cinici trafficanti, più c’è il rischio che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere il modo giusto, umano e responsabile di affrontare la vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che arrivi solo chi ha i soldi per pagarli, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”
Meloni critica chi in passato ha avuto posizioni altalenanti in politica estera: “non scegliere è più redditizio. Io ringrazio Dio per essere costretta a fare delle scelte”, in una situazione di crisi che è anche un momento per liberarsi dalle scorie. Così il riferimento ai mercenari è tutt’altro che casuale, in un climax di prese di posizione. La Russia sta creando una bomba migratoria”, inizia il leghista Massimiliano Romeo. Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani “molti migranti arrivano da aree controllate dalla Wagner e non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l’Italia” ha concluso.
Interviene poi il ministro della difesa Guido Crosetto: “L’aumento esponenziale in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani”. Un problema evidenziato dagli addetti ai lavori e un’allerta in questo senso era già giunta dai servizi come dal Copasir”.
“Ue, Nato e Occidente sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso” conclude.
Oggi è polemica sulle parole del Ministro della Difesa. È arrivata la reazione del capo della Wagner stessa, Yevgeny Prigozhin che attacca Crosetto: “Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”.
Le parole del ministro della difesa hanno causato tensioni anche in Itali,a il co-portavoce Nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ha dichiarato: “Il ministro afferma che i migranti ce li mandano i russi, cosa che sarebbe di per sé una ragione in più per salvarli. Ma non si vergogna a fare simili insinuazioni sulla pelle di chi scappa da guerre e luoghi in cui non vengono tutelati i diritti umani?”.
Il ministro della Difesa risponde: “Il tema da me sollevato è stato evidenziato dagli addetti ai lavori e un’allerta in questo senso era già giunta dai servizi come dal Copasir. Se Bonelli è invece esclusivamente interessato a fare polemica politica, non ho tempo da perdere”.