Travaglio scatenato sulla guerra, tutte le sue parole dalla Berlinguer

Nella puntata di del 14 marzo di carta bianca Marco Travaglio ha fatto un’analisi politica dei fatti salienti della settimana.
La conduttrice chiede al direttore de ‘il Fatto Quotidiano’ chiede: “I russi hanno colpito un drone e poi gli americani l’hanno dovuto abbattere questo quanto ci deve preoccupare?”.
Marco Travaglio risponde: “la reazione americana mi è sembrata molto prudente quindi questo probabilmente passerà così liscio. Certamente, la regola delle escalation nella regola della progressione geometrica più ci sono armi, più ci sono caccia, più ci sono droni, più ci sono milizie, più ci sono missili, più ci sono razzi e più il rischio di un incidente è all’ordine del giorno”.

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Prosegue: “Anzi io mi meraviglio che in questo anno è poco più ce ne siano stati così pochi tipo il famoso missile che cadde in Polonia. Le tecnologie per quanto raffinate non sono mai perfette quindi c’è sempre la possibilità che un ordigno caschi nel posto sbagliato oppure che impatti contro l’obiettivo sbagliato. Fermo restando che poi quali sono gli obiettivi giusti 200.000 morti tra i Russi? 120.000 morti tra gli ucraini? cioè quelli sono gli obiettivi giusti secondo le leggi terribili della guerra. Quindi io penso che ci dobbiamo preoccupare proprio perché passa il tempo e perché a parte i cinesi ogni tanto il Vaticano, una volta Israele col precedente governo, ogni tanto i turchi cioè potenze dalle quali certamente non ci aspettiamo grandi sviluppi appunto nessuno ha in mano il negoziato e anche ‘Washington Post’ oggi ci spiega con un’inchiesta impeccabile che parlare di “Vittoria” purtroppo è un modo di illudere gli ucraini”.
Chiarisce: “chi parla di vittoria Ucraina in realtà sta facendo il male degli ucraini perché mi sta condannando a una guerra sempre più lunga quando sappiamo che il fattore tempo gioca a favore della Russia perché la Russia è meglio armata e soprattutto a più uomini sul campo e noi l’unica cosa che non siamo in grado di mandare sono proprio gli uomini agli ucraini”.
Parlano poi del naufragio avvenuto qualche giorno fa, avvenuto a poca distanza da quello di Cutro:
“Beh Certamente aspettiamo con ansia i risultati dell’indagine della magistratura. A naso direi che questo naufragio rispetto a quello di Cutro era più lontano dalle nostre coste e quindi è meno probabile che ci siano responsabilità italiana, mentre sull’altro credo che sia ormai chiaro quello che è successo c’è stato un input da parte del Governo alla Guardia Costiera perché limiti al minimo gli interventi di salvataggio e io non credo che sia fatto perché siamo governati da gente sadica che vuole far morire la gente in mare” conclude.
Di seguito il video integrale:

 

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