È da diversi giorni che il popolo francese è sceso in piazza per protestare contro la riforma delle pensioni infatti Macron ha forzato l’innalzamento dell’età pensionabile che innalzerà da 62 a 64 anni l’età minima per lasciare il lavoro.
Parigi è stata attraversata da un maxicorteo, oltre 800 mila le persone che sono scese in piazza, scontri e arresti si sono avuti anche in altre città.
La manifestazione parigina è partita in modo pacifico dalla Bastiglia, ma sul percorso fino all’Opéra Garnier un centinaio di black bloc ha attaccato un fast food, spaccato le vetrine di una banca e di un piccolo supermercato, distruggendo panchine e pensiline.
Poco prima della partenza del corteo, Laurent Berger, il segretario generale della Cfdt, Confederazione francese democratica del lavoro ha lanciato un appello: “al rispetto dei beni e delle persone, alla non-violenza”.

Leggi anche

Ma ormai è guerriglia a Parigi numerosi giovani hanno appiccando fuochi ai cassonetti e facendo detonare grossi petardi. In un fuggi fuggi generale, poliziotti e gendarmi sono accorsi nella zona caricando i giovani – già in fuga – e lanciando molti lacrimogeni proprio sulla piazza. Sirene e un odore molto diffuso di lacrimogeni stanno mettendo in fuga le persone che erano sedute ai tavolini dei bar e i passanti.
l leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha twittato: “È una grande pagina della storia sociale di Francia quella che stiamo scrivendo. Non saremmo là se non ci fosse in ballo un tema come i 2 anni di vita libera o di costrizione”.
Il ministro ha aggiornato le cifre dei fermi, che sono saliti oggi a 172 in Francia, di cui 77 a Parigi, le forze dell’ordine hanno cercato di intervenire ma sono state pesantemente attaccate.
Nelle scuole sta scioperando, secondo i dati del ministero dell’Istruzione, il 21,4% degli insegnanti. Nell’ovest del Paese cominciano a registrarsi carenze di carburante dopo i blocchi delle raffinerie attuati nei giorni scorsi. Intanto l’Aviazione Civile chiede alle compagnie aeree di cancellare il 30% dei voli a Orly domani (venerdì) e il 20% in altri aeroporti a causa dello sciopero dei controllori di volo contro questa riforma. Gli aeroporti interessati dalla cancellazione di un volo su cinque saranno Marsiglia-Provenza, Bordeaux-Merignac e Lione-Saint-Exupery, sia venerdì che sabato, ha dichiarato la DGAC in un comunicato. A Orly, la situazione migliorerà sabato per i viaggiatori con il 15% dei voli cancellati.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini