Scontro totale tra Enrico Mentana e Marco Travaglio. Ecco tutti i dettagli

Enrico Mentana attacca il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ Marco Travaglio.
Il volto del TG La7, ospite di Massimo Giletti a “Non è l’Arena”, tratta il tema della guerra in Ucraina e controbatte alle parole di Marco Travaglio che è stato ospite della stessa trasmissione una settimana fa quando aveva dichiarato: “in Italia non c’è libertà di pensiero sulla guerra”.

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Il presentatore Giletti ha insistito ricordando le liste di opinionisti e giornalisti presunti ‘filoputiniani’ fatte dal Corriere della Sera ma Mentana replica: “Non c’è sera che in un talk show non ci siano idee diverse, a volte ci sono solo queste idee diverse”. La domanda su Travaglio era prodromica alla vignetta de Il Fatto su Francesca Mannocchi, inviata di guerra in Ucraina per il quotidiano La Stampa.
La domanda su Travaglio era relativa alla vignetta de Il Fatto su Francesca Mannocchi, inviata di guerra in Ucraina per il quotidiano La Stampa. Il disegno di Riccardo Mannelli ritrae il volto della giornalista circondato da due virgolettati. “Meno male ci sono i decisori” è L’opinione pubblica non è lucida.
La spiegazione della vignetta: “Effetti collaterali di fosforo e uranio sui corrispondenti di guerra” e in fondo: “Il cranio impoverito”.

Giletti chiede: “Libertà di satira o si è andati oltre?”.
Enrico Mentana con parole molto dure replica: “C’è la libertà di satira e la libertà di criticare la satira. Non è che non si può dire che una vignetta fa schifo. Non sono un censore però intendiamoci: se definisci un giornalista ‘cranio impoverito’ non è satira, è un’offesa. Mannocchi è stata in Ucraina a differenza dei suoi detrattori vecchi e nuovi. Puoi dirle cranio impoverito? La satira può tutto? E allora io dico che fa schifo. O tutte le vignette devono far ridere?”.
Ha proseguito: “perché hanno fatto la vignetta? Perché Mannocchi ha espresso una tesi sull’opinione pubblica e i decisori a Piazzapulita tre sere fa. Davanti a lei c’era Padellaro, fondatore de Il Fatto Quotidiano che aveva idee diverse. Lui esprime le sue opinioni con signorilità, pacatezza ed educazione. Però se giochi in campo, poi non fai anche la curva. O l’uno o l’altro. Se fai campo e curva hai due ruoli in partita e non va bene” ha concluso il giornalista.

Il video:

 

La replica di Travaglio non si è fatta attendere oggi nel suo editoriale, ecco uno stralcio:

Cari censori liberali e democratici, fate pure il vostro sporco lavoro. Spacciate le nostre caricature per omicidi, le nostre vignette per stragi terroristiche (“Je ne suis plus Charlie”), la nostra ostilità a tutte le guerre per putinismo. Offrite pure la vostra pelosa solidarietà alle presunte vittime di quel crimine contro l’umanità chiamato satira e di quel peccato mortale chiamato imparzialità, ma non credete che non abbiamo capito perché sfidate il ridicolo con questi servizietti: stavolta l’opinione pubblica che tentate di trascinare in guerra con la vostra propaganda da quattro soldi non vi segue. È molto più lucida dei “decisori”, come insegnano le piazze di Francia e d’Israele. È questo che vi spaventa: più fabbricate balle, liste di proscrizione e censure, più aumentano gli italiani che vi sbugiardano e vi abbandonano. Perciò siete ossessionati da un piccolo giornale corsaro come il Fatto: perché è ancora una volta un punto di riferimento per quelli che non se la bevono. E stavolta non sono minoranza, ma maggioranza, come indicano i sondaggi e le classifiche dei libri che tanto vi allarmano(…)”.

Siete stati voi a screditare il buon nome del giornalismo propalando notizie false (il default della Russia, gli effetti balsamici delle sanzioni, l’isolamento internazionale di Putin, la sua imminente fine per una collezione di malattie da Guinness, l’autosabotaggio russo dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, l’autobombardamento russo della centrale nucleare di Zhaporizhzhya, la prossima o già avvenuta liberazione dei territori ucraini occupati); e tacendo o bollando di fake news notizie vere (gli appelli del Papa contro i governi “pazzi” del riarmo al 2% del Pil, lo scoop del premio Pulitzer Seymour Hersh sul sabotaggio Usa dei gasdotti russi, i decreti Zelensky che mettono fuorilegge gli 11 partiti di opposizione e vietano di trattare con Putin, gli appelli al negoziato non dei “pacifinti”, ma persino del capo di Stato maggiore delle forze armate Usa, generale Mark Milley, scettico su una vittoria militare ucraina).
Siete voi che avete criminalizzato i pacifisti con insulti e calunnie, trasformando il valore della pace in un disvalore e il “ripudio” costituzionale della guerra in un via libera al bellicismo, all’escalation e alla cobelligeranza con un Paese non alleato che dal 4 ottobre ripudia il negoziato per decreto. Siete voi che avete spacciato le sanzioni su gas e petrolio russi per una battaglia di democrazia, infatti ora li acquistiamo (o ne acquistiamo di più) da tirannie altrettanto o più ributtanti di quella russa: Algeria, Egitto, Angola, Mozambico, Congo, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Qatar

Siete voi che minimizzate gli effetti letali dell’uranio impoverito da quando Londra ha annunciato che ne farà dono agli ucraini. Quindi, cari censori liberali e democratici, siete voi che dovete giustificarvi agli occhi degli italiani. Non noi. Fatevene una ragione e provate a spiegare che cosa vi è successo, se ci riuscite”

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