Di Battista sulla frase shock di Lollobrigida: “Non sono neonazisti…”, ecco cosa ha detto in tv

“Il ministro Lollobrigida è lo stesso che accusava giorni fa i percettori del Reddito di Cittadinanza, ‘invece di stare sul divano venissero a lavorare nei campi’, poi si scopre che 92mila assunti nel comparto agricolo l’anno scorso provengo proprio dai percettori del Reddito di Cittadinanza e parla lui che lo paghiamo dal 1996, quando fu assessore a Subiaco per la prima volta?”

Parole durissime quelle pronunciate nel corso della puntata di “DiMartedì” andata in onda ieri sera, 18 aprile, da Alessandro Di Battista. Intervenendo sull’ormai famosa frase shock del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida (rischiamo una sostituzione etnica) e sul tema della natalità in Italia, Di Battista ha espresso il proprio punto di vista sul ministro e in generale sull’operato del governo Meloni fino a questo momento.

Lollobrigida ieri aveva detto che uno dei problemi della denatalità in Italia riguarda i migranti, ovvero il ministero ha fatto intendere che se continueranno a sbarcare migranti che fanno il lavoro che gli italiani non vogliono fare e che fanno anche figli che gli italiani hanno paura di fare per la crisi e per un futuro economico incerto, rischiamo una “sostituzione etcnica”. Com’era prevedibile il ministro è stato fin da subito attaccato, e neanche Di Battista gli ha risparmiato qualche stoccata. Ecco cosa ha aggiunto ospite da Floris:

“Sono 27 anni che il ministro Lollobrigida viene pagato con denaro pubblico. La sua, oltre a essere una frase ridicola e grave, denota ancora una volta l’assenza di politica da parte del governo Meloni. Io da un governo di destra sociale mi aspetto una politica che abbassi il costo dei farmaci per i bambini, come in Francia, io mi aspetto una politica che possa permettere a due ragazzi di acquistare una casa, il mutuo è al 4%, esiste anche un’idea di estrema destra, il mutuo sociale: ma parlasse di questo Lollobrigida, no della sostituzione etnica!” conclude Di Battista.

Ecco il video completo del suo intervento a “Di Martedì”:

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