La destra perde ai ballottaggi? Ecco come vogliono cambiare le regole del gioco per vincere

Un risultato che ha dell’incredibile, quello che si è verificato a Udine durante le ultime elezioni amministrative. Un vero e proprio ribaltone rispetto ai risultati del primo turno, ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa è successo.

La notizia sta rimbalzando sulle prime pagine di tutti i giornali ed è un duro colpo per il centrodestra: il Pd torna a guidare il Comune di Udine dopo cinque anni di centrodestra. Alberto Felice De Toni – candidato insieme ad Alleanza Verdi-Sinistra e Azione-Italia Viva – ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente Pietro Fontanini, appoggiato da tutte le forze del governo Meloni. Un successo schiacciante per De Toni, che ha ottenuto il 53% delle preferenze restituendo l’amministrazione di Udine al centrosinistra. Ma la polemica riguarda proprio il ballottaggio, che a quanto pare non piace proprio a quelli di centrodestra.

Se c’è una certezza in questi primi mesi di legislatura, è che il ballottaggio non piace proprio ai componenti del governo Meloni. Alcuni esponenti di centrodestra sono arrivati addirittura a mettere in discussione questo strumento di democrazia, nonché cardine della Seconda repubblica.

È stato il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo a sollevare il caso. “Al ballottaggio per le comunali di Udine, Alberto Felice De Toni viene eletto sindaco con meno voti di quanti ne ha ottenuti il candidato del centrodestra, Pietro Fontanini, al primo turno”. Calderoli addirittura dice che il ballottaggio “distorce la volontà popolare”.

Insomma, quando si perde è facile prendersela con il metodo, ma non ci sembra di aver sentito qualcuno del centrodestra lamentarsi quando invece al ballottaggio hanno vinto… Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? L’abolizione del ballottaggio con elezioni amministrative con un solo turno?

Non c’è dubbio che a destra vogliano cambiare le regole del gioco e non è la prima volta che ci provano. Solo qualche giorno fa c’è stato uno scandaloso tentativo del centrodestra di cambiare l’esito delle elezioni per ottenere un seggio in Calabria a discapito dei Cinque Stelle. A denunciare l’accaduto, tra gli altri, è stata la deputata di M5S Vittoria Baldino, che in un’intervista ha spiegato che il centrodestra aveva provato a modificare a posteriori i criteri di valutazione delle schede delle ultime politiche nella giunta delle elezioni della Calabria. In quell’occasione era stato il forzista Andrea Gentile a provarci, dopo aver mancato l’elezione nel collegio uninominale di Cosenza. Ma i 5 Stelle non si sono fatti intimidire e hanno denunciato l’accaduto.

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