ULTIM’ORA – Termovalorizzatore a Roma, caos alla Camera: ecco chi ha votato contro Conte e M5S

La notizia è dell’ultima ora ed è di quelle incredibili. La Camera dei deputati ha bocciato un ordine del giorno a firma MoVimento 5 Stelle contro l’ormai tristemente famoso termovalorizzatore di Roma. Avete capito bene: l’Aula di Montecitorio ha bocciato di fatto l’ordine del giorno di M5S al decreto PNRR che riguardava l’inceneritore (così preferiscono chiamarlo, col suo vero nome, i deputati pentastellati) di Roma.

Ma cerchiamo di capire nel dettaglio chi ha votato a favore e chi contro. Nei giorni scorsi erano rimbalzate le polemiche per il noto termovalorizzatore che il sindaco di Roma Gualtieri ha intenzione di costruire a Roma. Dopo gli anni in cui Virginia Raggi aveva cercato con tutte le sue forze di riportare un po’ di aria pulita nella Capitale (in tutti i sensi, da dentro i palazzi all’ambiente di Roma), ecco che i partiti (ed in particolare il Pd che ora la governa) vuole tornare indietro di anni, proponendo la costruzione di una struttura obsoleta che non fa bene né all’ambiente né tantomeno alla salute dei cittadini romani.

Il presidente di M5S Giuseppe Conte aveva anche provato a tendere la mano al PD. Nei giorni scorsi, infatti, aveva proposto alla segretaria Schlein di votare uniti contro questa scelta scellerata. La risposta di Schlein però è stata eloquente e dimostra una volta di troppo quanto il Partito Democratico sia inaffidabile e legato alla vecchia politica che non fa l’interesse dei cittadini ma pensa solo ad arricchirsi le tasche. Tra l’altro la stessa Schlein ha avuto il coraggio di dire che la scelta di costruire l’inceneritore a Roma è “una scelta ereditata”! Roba da matti!

Ebbene, oggi era il cosiddetto “giorno del giudizio”, poiché i Cinque Stelle ci hanno provato fino alla fine a fermare questa follia, inserendo nel decreto PNRR un ordine del giorno contro la costruzione di quest’opera costosa e sbagliata. In Aula è successo di tutto, dato che il testo è stato bocciato con ben 246 no e appena 46 si. A favore dell’ordine del giorno presentato dai pentastellati di Giuseppe Conte hanno votato solo Avs e M5S, appunto. Compatti, come al solito contro gli interessi dei cittadini e dell’ambiente, tutti gli altri partiti, compresi Pd e Terzo Polo.

Immediate le reazioni della politica: “Ma che coraggio ha Gualtieri di dire che il suo piano rifiuti si ispira all’economia circolare? Il sindaco più contestato della storia di Roma è convinto di puntare all’aumento del riuso e del riciclo, e che l’inceneritore coprirà solo una quota residua”. A dirlo il Rappresentante al Consiglio Nazionale M5S per la circoscrizione Centro Italia, e Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara che ha aggiunto: “E allora perché costruire un bestione da 600 tonnellate l’anno, talmente grande che per funzionare a regime dovrà importare rifiuti pure dalle altre Regioni? Dov’è la coerenza in questa scelta? E mentre Gualtieri prende in giro i romani, che invece hanno fatto una scelta chiara per la sostenibilità, il Pd di Livorno sta facendo retromarcia di corsa sul proprio inceneritore: consuma troppa acqua, va chiuso. Le bugie hanno le gambe corte, cortissime…” conclude Ferrara. Anche la reazione del MoVimento 5 Stelle di Roma non si è lasciata attendere, leggete un po’…

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