La reazione di Lega e Forza Italia alla frase shock di Lollobrigida: ecco cosa hanno deciso

“Il ministro Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza. Ma non considero sbagliato il suo ragionamento sulla necessità di aiutare le coppie italiane a fare più figli”.

Dice di essere stato frainteso. Strumentalizzato. Arriva ad ammettere finanche l’ignoranza. “Ma l’accusa di razzismo no, non l’accetto: persino i miei amici della comunità ebraica mi hanno espresso solidarietà”, sibila Francesco Lollobrigida, il ministro che ha additato la “sostituzione etnica” come ombra dietro il calo demografico e che, smarrito in un dedalo di polemiche, si trova isolato.

Dopo la sparata e le polemiche sulla “sostituzione etnica” sbandierata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Lega e Forza Italia (gli alleati di Fratelli d’Italia, di cui il ministro fa parte) hanno deciso di prenderne le distanze.

“Non avremmo usato quelle parole”: questa in sintesi la presa di posizione di Lega e Forza Italia, dopo che il ministro Lollobrigida è tornato a parlare di “sostituzione etnica” in riferimento al tema dei migranti e alla carenza di forza lavoro in alcuni settori in funzione della denatalità in Italia.

“Ha usato un’espressione che indubbiamente si presta a delle polemiche”, ha detto il capogruppo al Senato della Lega Romeo. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Molinari: “La utilizzerei? “No, è un’espressione che non utilizzerei”, dichiara il presidente dei deputati del Carroccio alla Camera.

Più esplicito il commento di un altro leghista importante come Centinaio, tra l’altro ex ministro durante il governo Conte I: “Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza”. Ha poi aggiunto comunque di non considerare “sbagliato il ragionamento del ministro dell’Agricoltura sulla necessità di aiutare le coppie italiane a fare più figli”.

Anche da Forza Italia arrivano le critiche più dure: “È un modo di dire che non uso e non utilizzerei”, fa sapere Cattaneo. “Ma Lollobrigida ha già chiarito il suo pensiero, non vedo il motivo di tutto questo polverone. Sono parole che ho sentito in campagna elettorale più volte, quella stessa espressione è stata ripetuta nei comizi e non ci siamo scandalizzati”. Poi ha ribadito il sostegno del suo partito al governo. Il presidente della regione Sicilia Schifani, invece dice: “Io non avrei detto quello che ha detto Lollobrigida, per me l’essere umano esiste e merita rispetto nella sua dignità umana, etica e sociale, al di là del colore de colore della pelle e della sua provenienza”.

Ci sono state però anche parole “al miele” in difesa del ministro. Rampelli ha espresso solidarietà al collega di partito: “L’accusa che gli viene rivolta di ‘suprematismo bianco’ – da Elly Schlein – è una balla colossale meritevole di querela. A lui e a tutto il governo la mia solidarietà”. Un altro ministro del governo Meloni, Roccella, su Facebook ha attaccato la sinistra. “Le invettive contro il ministro Lollobrigida, oltre che una deriva polemica che si attacca a ogni pretesto, rivelano quale sia l’ideologia che ha contributo a portare il nostro Paese nella morsa del gelo demografico che oggi lo stringe”, dice la resposabile della Famiglia, che subito dopo rincara la dose: “È un’ideologia globalista che sottintende un neo-colonialismo strisciante e che, con la circolazione incontrollata della forza lavoro, lascia ai privilegiati i loro privilegi e ai poveri la povertà” scrive.

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