Crozza contro il Governo: “Non multa gli evasori, ma multa fino a 100mila euro chi…” Ecco cosa ha detto in tv

Maurizio Crozza ci ha abituato a sketch esilaranti, nel corso della sua carriera. Durante la puntata di “Fratelli di Crozza” che va in onda sul Nove, lo showman ha voluto commentare una notizia di cui si è molto discusso nei giorni scorsi, ovvero la proposta di Fratelli d’Italia di multare fino a 100mila euro chi usa termini stranieri, anziché italiani.

Fratelli d’Italia non è nuovo ad uscite di questo tipo sulla difesa dell’italianità. In questi giorni il partito di Giorgia Meloni è finito al centro dell’ennesima polemica dopo le parole shock usate dal ministro Lollobrigida sulla “sostituzione etnica” che rischiamo se continuiamo a far entrare migranti in Italia.

Della proposta di Rampelli (sì, il vicepresidente della Camera, avete capito bene) ha voluto invece parlare Crozza durante il suo programma in prima serata. In pratica un gruppo di deputati di Fratelli d’Italia ha presentato a fine 2022 una proposta di legge che riguarda “disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana e istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana”.

Il testo è composto da otto articoli che disciplinano l’obbligatorietà della lingua italiana: “La lingua italiana è obbligatoria per la promozione e la fruizione di beni e di servizi pubblici nel territorio nazionale”, si legge all’articolo 2. E ancora: informazioni in luoghi pubblici in italiano, conferenze in italiano, eventi in italiano.

Ebbene, se questa legge dovesse diventare tale, si rischierebbero fino a 100mila euro nel caso qualcuno usasse termini come “meeting” invece di “riunione”, etc etc. Immediato il commento dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle, che si sono scagliati contro questa proposta di legge: “Pensavamo di averne viste già molte di proposte sconclusionate e al limite del ridicolo da parte di questa maggioranza, ma quella che giunge con apposito disegno di legge da parte del vicepresidente della Camera Rampelli le batte tutte – commentano i pentastellati in commissione Cultura alla Camera e al Senato – L’alfiere di Fratelli d’Italia porta in Parlamento una crociata contro i ‘forestierismi’, prevedendo sanzioni da 5.000 a 100.000 euro per chi dovesse violare l’italico idioma”. E attaccano: “Peccato che sia proprio il suo governo ad aver istituito il ministero del ‘Made in Italy’. Rampelli denuncerà il collega di partito Urso che è a capo di un siffatto ministero, tanto incline al forestierismo perfino nel suo nome? Insomma è lo stesso governo di cui lui fa parte ad essere responsabile de ‘l’inquinamento della lingua italiana’, denunciato nella relazione alla sua legge”.

Per Maurizio Crozza, invece, il governo anziché prendersela contro i grandi evasori, multa chi usa la parola “trolley”. Ecco il video del suo intervento in tv:

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