Ormai lo sapete. Nei nostri articoli cerchiamo sempre di aggiornarvi puntuali sulle condizioni di Silvio Berlusconi e, come al solito, appena arriva il consueto bollettino medico dall’ospedale San Raffaele di Milano, ve lo riportiamo subito.
Tranquillizziamo tutti, per cominciare. Berlusconi sta meglio e lo confermano anche le ultime notizie di queste ore. Ricordiamo ai nostri lettori che l’ex presidente del consiglio è ricoverato al San Raffaele di Milano, ormai, dal 5 aprile scorso. I medici, inizialmente, avevano parlato di una preoccupante infezione polmonare, ma dopo i primi controlli ed esami è venuto fuori che Berlusconi ha una leucemia mielocitica cronica.
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Nella mattinata di oggi, mercoledì 26 aprile, è arrivato il consueto il bollettino medico sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia, firmato come al solito dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. Spicca una parola su tutte: miglioramento. Ecco cosa si legge nel bollettino di oggi:
«Nel corso degli ultimi quattro giorni, le risposte alle terapie hanno reso possibile il raggiungimento di un quadro clinico stabile, caratterizzato da una ottimale e convincente ripresa delle funzionalità d’organo», scrivono i due medici. Già la scorsa settimana le notizie filtrate dall’ospedale milanese avevano confermato un quadro clinico in miglioramento. Oggi, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, in una intervista a Il Giornale, ha dichiarato di essere ottimista e di aspettare il fondatore del partito alla manifestazione del 5 e 6 maggio a Milano. Chissà se Berlusconi riuscirà ad esserci o se dovrà ancora rimanere in ospedale sotto osservazione.
Tra l’altro nella giornata del 25 aprile e quindi della Festa della Liberazione non sono mancate le polemiche per una dichiarazione del Cavaliere poco gradita da Meloni e i suoi. Cerchiamo di capire cosa è successo.
“Ma chi ha scritto questa nota?” questa la domanda che rimbalza negli uffici di Forza Italia alle nove di sera di lunedì, alla vigilia del 25 aprile, quando sulle chat di Forza Italia tutti si chiedono chi abbia avallato la nota firmata Silvio Berlusconi che invita tutti “a festeggiare la Liberazione” ricordando “che la nostra Costituzione si basa su questi valori”.
Una nota che era arrivata dopo le polemiche per le parole di Fini del giorno prima, con l’invito a Giorgia Meloni a dichiarare che fosse antifascista. La presidente del Consiglio non l’ha presa bene, come potete immaginare. E non a caso dalle fila meloniane diversi deputati e senatori hanno chiesto conto dei toni e della tempistica di questa nota ai forzisti. Ma la gran parte non sapeva dare una risposta molto chiara: “Io non l’ho letta”, ha detto Paolo Emilio Russo, deputato e storico “comunicatore” degli azzurri.
Non c’è dubbio che il “cerchio magico” attorno a Berlusconi sia ora composto da sempre meno persone. Le stesse tra l’altro che avevano voluto la svolta meloniana e governativa: su tutti Marta Fascina, ma anche Tajani, Gianni Letta e alcuni deputati vicini a Fascina. Berlusconi, in via di miglioramento, ha accettato di buon grado riprendendo il discorso che tenne da presidente del Consiglio il 25 Aprile del 2009 in Abruzzo dopo il terremoto.
Un discorso citato in gran parte nella nota incriminata, ma che da molti è stato letto come una risposta indiretta a Meloni e La Russa: “Non era questa l’intenzione”, si giustificano da Forza Italia. L’effetto però è stato quello di creare molta irritazione nel governo. Quali conseguenze dobbiamo aspettarci?