Caos alla Camera e 25 aprile: come cambiano i sondaggi

Torna il nostro consueto appuntamento con i sondaggi, tanta carne al fuoco dopo le polemiche che hanno coinvolto il mondo politico e in particolar modo il governo dopo il 25 aprile e il caos alla Camera sul Def. Ma passiamo ai dati e vediamo insieme come voterebbero gli italiani oggi.

La supermedia Youtrend mostra separati i partiti di Azione e Italia Viva: il primo è al 4,1%, il secondo al 2,4%. Il dato totale (6,6%) è comunque nettamente inferiore al dato aggregato di due settimane fa (7,3%), cioè prima della lite tra Calenda e Renzi.

Il principale beneficiario di questa flessione del Terzo Polo è il centrosinistra, in particolare il Pd, che cresce di quasi un punto in due settimane tornando sopra il 20% e a circa 8 punti dal partito di Meloni. Fratelli d’Italia rimane comunque stabile come primo partito (28,7%). Sostanzialmente immutati anche i consensi per Forza Italia e Lega.

Ecco la supermedia di ogni singola lista:

FDI 28,7 (+0,1)

PD 20,5 (+0,8)

M5S 15,9 (+0,1)

Lega 8,9 (-0,1)

Forza Italia 7,2 (-0,1)

Azione 4,1 (nr)

Verdi/Sinistra 3,0 (=)

Italia Viva 2,4 (nr)

+Europa 2,1 (-0,1)

Italexit 2,0 (-0,1)

Unione Popolare 1,4 (-0,2)

Noi Moderati 1,3 (+0,1).

Questa, invece, la Supermedia che riguarda le coalizioni:

Centrodestra 46,1 (=)

Centrosinistra 25,7 (+0,8)

M5S 15,9 (+0,1)

Terzo Polo 6,6 (-0,7)

Italexit 2,0 (-0,1)

Altri 3,7 (-0,1)

 

NB: le variazioni tra parentesi indicano il cambiamento rispetto alla Supermedia di due settimane fa (13 aprile 2023).

Passiamo al sondaggio realizzato il 26 aprile da Euromedia Research per Porta a Porta. In questo caso il podio rimane sempre lo stesso, con Fratelli d’Italia al primo posto seguito da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Lo scenario è rimasto praticamente immutato rispetto ai dati del 13 marzo scorso.

La premier Giorgia Meloni non perde consensi, nonostante le grane di questi giorni su antifascismo e Def. Rispetto al sondaggio precedente perde lo 0,2% ma rimane comunque con un 29% tondo tondo. Il Pd, dopo l’entusiasmo iniziale per Schlein, inizia a calare. La perdita non è consistente, sia chiaro (-0,2%), ma si mantiene intorno al 20,1%.

Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte sta recuperando sul Pd, anche se tra le due forze politiche ci sono ancora 5 punti di differenza. M5S sale dello 0,7% e si porta al 15,7%. Poi c’è la Lega con il 9,5% (+0,1%) e immediatamente dopo Forza Italia che sale al 7,1% (+0,6%). Dopo lo scioglimento del Terzo Polo, Azione è al 4,5%, mentre Italia Viva al 3,9%. Sommati, questi due partiti sarebbero all’8,4%.

Chiudono poi Paragone (2,3%, -0,1%), +Europa (2,1%, -0,1%), l’Alleanza Verdi e Sinistra Italiana (1,9%, -0,7%) e Noi Moderati allo 0,6% (+0,1%). Per quanto riguarda le coalizioni invece il centrodestra oggi raggiungerebbe il 46,2%, mentre il centrosinistra solo il 24,1%.

Passiamo ai sondaggi emanati dall’Istituto Piepoli del 28 aprile. In questo caso abbiamo Fratelli d’Italia in crescita (+0,5%, raggiunge il 30% dei consensi), la Lega rimane all’8,5%, Forza Italia aumenta di mezzo punto e si attesta all’8%. Per quanto riguarda il centrosinistra c’è il Pd al 18%, perdono mezzo punto ciascuno Verdi-Sinistra (2,5%) e +Europa (2%). Il Movimento 5 Stelle è fermo al 16%, mentre il Terzo Polo perde un punto, con Azione al 4% e Italia Viva al 2,5%. Paragone ora è al 2%.

Piepoli, tra l’altro, durante la diretta di Rainews 24 ha mostrato un sondaggio sulla fiducia nei principali leader di partito italiani. Nonostante siano passati 6 mesi dall’inizio del suo mandato, Giorgia Meloni continua a essere ancora la leader più amata dagli italiani. ha presentato la ricerca sulla fiducia degli italiani nei principali leader politici. Secondo la rilevazione, la classifica è guidata da Giorgia Meloni che guida la classifica di gradimento con 48, seguita al secondo posto da Elly Schlein con 36 e da Giuseppe Conte con 30. La classifica prosegue con Paolo Gentiloni (29), Matteo Salvini (24), Silvio Berlusconi (21), Carlo Calenda e Roberto Speranza (19), Emma Bonino (18), Matteo Renzi (14), Gianluigi Paragone (13), Luigi Di Maio e Nicola Fratoianni (10) e Beppe Grillo che chiude la classifica con 9.

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