Oggi, primo maggio 2023, il governo ha varato il famoso “decreto Lavoro” con importanti novità per i lavoratori e le buste paga per gli italiani. Ma sarà davvero così? Vediamo come hanno accolto la notizia i principali esponenti politici del Movimento 5 Stelle, la principale forza politica che si oppone al governo di centrodestra attuale.
“Questo decreto rappresenta perfettamente l’idea che questo governo ha delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei cittadini ai margini della società: non esistono diritti, ma solo doveri. Un provvedimento che Meloni & Co. hanno deciso propagandisticamente di approvare il giorno della Festa dei Lavoratori, trasformandola nell’ennesima occasione di divisione e non di unione. Nel metodo e nel merito, si tratta di un ‘decreto precariato’ che non risponde alle reali esigenze del Paese, dove si favorisce l’instabilità lavorativa e si elimina l’unico vero strumento di protezione sociale esistente nel nostro Paese. Per indorare la pillola, ci hanno infilato dentro un taglio del cuneo temporaneo ed insufficiente a fronteggiare il caro-vita, per giunta tagliando risorse alla lotta alla povertà. Di salario minimo neanche a parlarne. Ma del resto, loro la Costituzione la vogliono demolire, mica attuare…” Questa la nota congiunta dei parlamentari di Camera e Senato del M5S.
Costituente. VOTAZIONI FINITE – Vittoria Linea Conte e Grillo fuori? – TUTTI I RISULTATI
– Il Movimento 5 Stelle ha approvato una serie di modifiche epocali al proprio statuto durante l’assemblea costituente tenutasi a
E poi ancora Mariolina Castellone ricorda come questo decreto allarghi le maglie del precariato: “Mentre le piazze ricordano il valore del lavoro questo governo allarga le maglie del precariato, alza la soglia di utilizzo dei voucher e taglia i sostegni alla povertà. Altro che patrioti. Di certo non fanno gli interessi dei lavoratori italiani” ha scritto la vicepresidente del Senato sul suo profilo Twitter.
Patuanelli scrive così su Facebook: “Fare un decreto che possiamo ribattezzare ‘decreto precariato’ il primo maggio per dire che loro sono quelli che lavorano tanto, appena tre giorni dopo essere andati sotto alla Camera dei Deputati perché la maggior parte dei loro deputati era in vacanza. Farebbe ridere se nel giorno della Festa dei Lavoratori non avessero approvato un decreto che regolarizza per legge la precarietà, demolendo il decreto Dignità e smantellando il Reddito di cittadinanza. Quella che ha questo Governo è una concezione fantozziana della vita e della società. Ps. Ma non preoccupatevi, col taglio del cuneo fiscale vi hanno offerto una pizza (ma senza birra)” si legge.
Anche Chiara Appendino ha voluto dire la sua su questo decreto: “Di misure per migliorare la situazione del lavoro in Italia ce ne sono tante e urgenti. Salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro e sgravi seri alle imprese, innanzitutto” ha scritto su Facebook l’ex sindaca di Torino, che aggiunge: “Il governo, invece, con una triste mossa comunicativa, vara proprio il 1 maggio un ‘decreto precariato’, con cui taglia il reddito di cittadinanza e smantella il decreto Dignita’, mettendo a rischio il futuro di migliaia di famiglie in difficolta’ e pregiudicando quello dei giovani, che insieme alle donne sono i piu’ colpiti dall’instabilita’ lavorativa. Il Movimento 5 Stelle è in piazza con i lavoratori e si opporrà con tutte le sue forze a questo folle disegno” si legge.