Questa sera il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è stato ospite a “Cinque minuti”, il programma condotto da Bruno Vespa nel prime time di Rai 1. Tanti gli argomenti affrontati nell’intervista dal leader dei Cinque Stelle, che non si è sottratto alle domande del noto conduttore televisivo. Ecco cosa ha detto, alla fine dell’articolo trovate la sua intervista integrale in video.
L’intervista di Conte ha riguardato innanzitutto il tema dell’invio di armi in Ucraina. Conte ha detto che “C’e’ chi, come il commissario Breton, ha detto ‘le munizioni potete anche prenderle con il Pnrr’: non lo permetteremo mai. Noi – ha spiegato Conte – siamo saliti su un treno condotto da altri su un binario unico verso l’escalation militare. Rischiamo un incidente nucleare e non vogliamo poi trovarci a dire ‘lo avevamo detto’” e poi “avevamo chiesto a Draghi di imporre una svolta in senso negoziale. Questa svolta non c’è stata e c’è qualcuno che sostiene, come Crosetto, che chi vuole la pace è filorusso: inaccettabile” dice il leader pentastellato.
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Alla domanda su Schlein, invece, Conte ha risposto che “Con la segretaria del Pd Elly Schlein, si può collaborare: le sue idee le ha anticipate, vedo una possibilità di dialogo in prospettiva sempre più intenso, ma a noi interessano anche le posizioni del Pd” ha specificato. Ovvia una domanda sulla gestione della pandemia e sul fatto che a breve dovrà testimoniare davanti ai giudici insieme all’ex ministro Speranza: “Mi difenderò dicendo assolutamente tutto quello che so, parlando in scienza e coscienza, ritengo di poter guardare dritto negli occhi i giudici e di riferire il mio operato e di fronte a tutta la comunità nazionale sono sempre pronto a rispondere in qualsiasi momento, in piena trasparenza” ha detto.
L’intervista si è poi spostata sul tema del lavoro: “Noi ci collochiamo di fianco alle imprese che vogliono investire, che investono per creare nuova occupazione nel rispetto dell’ambiente; ci collochiamo di fianco ai lavoratori che sono sfruttati, prendono buste paga da fame, a fianco dei giovani che dicono basta ai contratti a tempo determinato, vogliono contratti a tempo indeterminato per mettere su famiglia; e ci collochiamo di fianco ai cittadini che non vogliono attendere un anno, anche due anni, per un esame diagnostico” ha risposto riguardo alla collocazione politica del Movimento 5 Stelle attuale.
In chiusura una battuta sul nuovo “reddito di cittadinanza”: “Sull’assegno di inclusione c’è stato un colpo di teatro: Meloni deve chiedere scusa a me e ai Cinque Stelle. Ha fatto tutta la campagna elettorale demonizzando il reddito di cittadinanza e ora scopriamo che è una misura necessaria per famiglie con minori, disabili. Chieda scusa ai suoi elettori, li ha preso in giro, aveva parlato di poltronisti, divanisti…Tra un anno, lo posso anticipare, quando il sussidio somparirà saranno costretti a rinnovarlo” assicura Conte.