Non ci sono buone notizie per il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, che come molti di voi sicuramente ricorderanno era stato nominato quando al governo c’erano i Cinque Stelle, nel 2018. Ebbene, secondo le ultime notizie, il governo Meloni starebbe per cacciare sia Tridico dalla guida dell’INPS, sia Franco Bettoni da quella dell’INAIL. Ecco cosa sta succedendo.
Il governo vuole “l’uscita immediata, o quasi, degli attuali presidenti di INPS e INAIL e l’azzeramento dei cda con la contemporanea individuazione di un commissario”. Questa l’operazione che scatterà entro 20 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge con «disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici» varato dal governo, e quindi prima della fine di maggio. Una “fase transitoria” che prelude al riordino della governance di Inps e Inail. Che non prevederà più la figura del vicepresidente e che vedrà il direttore generale nominato dal cda su proposta del presidente, con un mandato quadriennale, così come quello dello stesso consiglio di amministrazione. Una riforma avviata in tempi rapidissimi che le opposizioni e la Cgil hanno definito “un grave blitz”. Ma che succede adesso?
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Con la decadenza quasi immediata dei presidenti di Inps e Inail, si prevede il ricorso alla figura di un commissario straordinario al fine di assicurare la continuità amministrativa dei due Istituti in attesa che prenda forma la nuova governance tratteggiata dall’esecutivo. I nuovi commissari saranno individuati con un decreto del Presidente della Repubblica (Dpr) che sarà deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro del Lavoro, Marina Calderone. Le due nomine dovranno essere rese operative dal governo entro venti giorni dall’entrata in vigore del Dl e, pertanto, sicuramente prima della fine di maggio. Con l’insediamento dei due commissari decadranno automaticamente i presidenti, vicepresidenti e i cda attualmente in carica.
Altra cosa interessante è che il decreto legge elimina la figura del vicepresidente. I cda saranno chiamati a predisporre i piani pluriennali, i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento, il bilancio preventivo, il conto consuntivo e, su proposta del presidente, dovranno nominare il direttore generale. I nuovi “consigli” saranno composti, per ogni ente, dal presidente dell’Istituto e da quattro membri, tutti, si precisa nel decreto legge, scelti tra persone dotate di comprovata competenza e professionalità nonché di indiscussa moralità e indipendenza. I cda restereanno in carica per quattro anni.
Lo stesso decreto prevede che i direttori generali di Inps e Inail attualmente in carica decadano all’atto dell’insediamento dei rispettivi, nuovi consigli di amministrazione. Entro novanta giorni dall’insediamento, i commissari straordinari dovranno apportare le conseguenti modifiche ai rispettivi regolamenti di organizzazione e a tutti gli altri regolamenti interni. I nuovi cda, a loro volta, provvederanno, entro quarantacinque giorni dal rispettivo insediamento, alla nomina del nuovo direttore generale.