Il videosfogo di Scanzi: “È un bugiardo patologico”. Ecco chi è

Andrea Scanzi non è di certo uno che le cose le manda a dire, ai politici. D’altronde abbiamo imparato a conoscerlo molto bene: quando c’è una notizia di estrema attualità, Scanzi fa la sua consueta diretta Facebook o Youtube in cui spiega per filo e per segno cosa è stato detto e da chi, oltre a dare un suo parere personale. Obiettivo del suo ultimo video pubblicato sui social è Italo Bocchino, che nei giorni scorsi ha fatto una gaffe tremenda e che Scanzi ha definito “Bugiardo patologico”. Ma cerchiamo di capire cosa è successo ricostruendo il tutto.

Italo Bocchino è un ex parlamentare del Pdl e direttore editoriale de Il Secolo d’Italia. Ebbene, nel corso del programma tv Otto e mezzo su La7 di Lilli Gruber, ha detto una cosa che ha fatto infuriare i cittadini, anche perché si tratta di una falsità su quanto accaduto alcuni anni fa in occasione del cambio della legge elettorale in Italia. Il dibattito si è svolto proprio mentre la premier Meloni terminava il primo giro di consultazioni sulla riforme istituzionali avviato dalla presidente del Consiglio con le opposizioni.

Dopo aver lodato, come al solito, la figura di Giorgia Meloni e aver attaccato la leader del Pd Elly Schlein, Bocchino ha detto: “Formigli parla di ‘banda di spingibottoni’ in Parlamento. Ma scusate, la legge elettorale chi l’ha fatta? Come si chiama? Legge Rosato. Di che partito era Rosato quando ha fatto quella legge? Del Pd. E chi l’ha voluta? Il Pd e i 5 Stelle” ha detto con sicurezza.

Qualche minuto dopo, però, la conduttrice Lilli Gruber è intervenuta a difesa dei 5 Stelle precisando che “l’orrendo Rosatellum” fu votato anche da parte del centrodestra. Ma nessuno in studio ha obiettato all’ex deputato del Pdl che in realtà il Rosatellum nacque proprio per affossare il M5S e che, oltre al Pd, fu la Lega a contribuire attivamente all’elaborazione del testo.

Nel 2017 infatti la legge venne approvata in via definitiva al Senato col voto favorevole di Pd, Lega, Forza Italia, Area Popolare, Autonomie linguistiche e altri gruppi del Misto e del centrodestra. I 5 Stelle, che indissero diverse manifestazioni di protesta contro la legge, votarono ovviamente contro, insieme ad Articolo Uno, Sinistra Italiana, Alternativa Libera e Fratelli d’Italia.

Ecco cosa ha detto Scanzi in merito alle parole di Italo Bocchino:

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