Torniamo a parlare di sondaggi e oggi facciamo il punto sia sulle intenzioni di voto che riguardano le amministrative di oggi e domani. Partiamo con i sondaggi diffusi da Termometro Politico. Qui iniziamo con la fiducia degli italiani nel presidente del consiglio Meloni. Ebbene, la maggioranza ha risposto “No, per nulla” (40,6%), mentre il 25,6% dice “Sì, molta”. Il 19% risponde “Sì, abbastanza” e il 14,3% “No, poca”.
Passiamo poi alle intenzioni di voto sui partiti. Rispetto alla scorsa settimana cresce il Partito Democratico (+0,3, si porta al 19,2%). Guadagnano un decimale Forza Italia e Azione (al 7,5% e al 4,3%). Calano invece Fratelli d’Italia (-0,3, ora al 19,3%) e Italexit con Paragone (-0,2). Perdono uno 0,1% Più Europa e l’Alleanza Verdi Sinistra. Stabili la Lega (9,3%) e il Movimento 5 Stelle (16,1%).
Questa la situazione aggiornata sulle coalizioni:
Cdx: 46,1% (-0,2)
Csx: 23,9% (+0,1)
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Passiamo ai sondaggi diffusi da Emg ad Agorà sulla Rai. I sondaggi elettorali dell’istituto di Masia, che non è tra quelli più generosi con il partito di Meloni, attribuiscono a Fratelli d’Italia un aumento di mezzo punto. FdI è ora al 28,3% e allunga la distanza sul Pd, che va al 20% ma mette a segno un incremento di solo un decimale.
Fermo, invece, il Movimento 5 Stelle, al 16,3%, come del resto la Lega, al 9,3%.
Gli altri partiti che avevano superato lo sbarramento a settembre sono tutti in calo. Forza Italia va dal 6,8% al 6,5%, mentre sia Azione che Italia Viva perdono lo 0,2% e ora sono rispettivamente al 4% e al 3,2%. Giù di due decimali anche Sinistra Italiana/Verdi, al 2,7%, la stessa percentuale di Per l’Italia con Paragone, che è stabile. Al contrario +Europa recupera lo 0,2% e si porta al 2,3%. Entrambi all’1% ed entrambi giù di uno 0,1%, infine, Unione Popolare e Noi Moderati, mentre le liste sotto l’1%, invece, aumentano dal 2,4% al 2,7%.
Per quanto riguarda il gradimento dei leader, Emg ha esaminato solo quelli dell’opposizione. Per il 38% è Elly Schlein, la segretaria del Pd, la leader dell’opposizione più rappresentativa, ma si tratta di una percentuale di 3 punti inferiore a quella di una settimana prima. Giù anche Conte, che passa dal 33% al 29%. Aumenta la quota degli altri, dal 6 al 10% e di coloro che sono indecisi, dal 20% al 23%. Se Schlein prende l’80% tra gli elettori Pd, non riceve molto consenso dagli altri. È vista come leader di tutta l’opposizione solo dal 28% dei pentastellati, dal 45% dei leghisti e dal 32% di chi vota Fratelli d’Italia.
Conte, d’altronde, non va oltre il 57% neanche tra chi vota il suo partito e il 35% dei leghisti. Gran parte degli indecisi si trova tra gli elettori di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, che non sanno o non sono interessati a chi possa essere leader nel campo avversario.
Passiamo ai sondaggi che riguardano le amministrative. A Catania , una delle tornate elettorali più attese, il centrodestra è dato in vantaggio dagli ultimi sondaggi, ma in caso di ballotaggio la sfida potrebbe riaprirsi. Particolarmente attesa è il risultato di Ancona dove la sfida tra coalizione di centrodestra e centrosinistra si prefigura in bilico dopo la fine del mandato dell’ex sindaco PD Valeria Mancinelli. I sondaggi non fanno certo dormire sonno tranquilli a Ida Simonelli, candidata di centrosinistra e sembrano indicare un ballotaggio con Daniele Silvetti, ex vice-coordinatore regionale di Forza Italia e candidato della coalizione di centrodestra dagli esiti incerti. La città adriatica è considerata da sempre un feudo della sinistra, ma sul voto pesa anche il mancato accordo con i 5stelle che potrebbe influire sul risultato del voto.
In netto vantaggio, almeno secondo i primi sondaggi, il centrodestra a Terni con il candidato Orlando Maselli in netto vantaggio sul centro-sinistra e sulla lista “Alternativa Popolare” dell’imprenditore Stefano Bandecchi. Centrodestra favorito anche a Brescia dove un sondaggio commissionato dal Giornale di Brescia indica che i cittadini promuovono a pieni voti l’amministrazione uscente di centrosinistra. Una netta vittoria del centrosinistra sembra invece profilarsi a Pisa, dove il Pd dovrebbe attestarsi sul 30% dei consensi.