In questi giorni tiene banco la protesta degli studenti universitari per il caro affitti. Numerose tende sono state piantate davanti alle principali università italiane. Tanti i leader politici e non che hanno incontrato gli studenti: dopo Conte e la Schlein, ecco anche Maurizio Landini, leader Cgil, sfilare davanti alla Statale di Milano, dove alcuni studenti della rete Udu (Unione Degli Universitari) alloggiano da una notte in tenda per protestare contro il caro affitti. Ma a Landini non è andata benissimo. Vediamo cosa è successo.
Come già era successo alla Schlein a Roma, alla Sapienza, anche il segretario Cgil si è preso una bella contestazione dai militanti più radicali di lui. Il comitato di accoglienza del collettivo «Cambiare Rotta», organizzazione che fa riferimento ai sindacati di base, ha aggredito verbalmente Landini accusandolo di «ingannare i lavoratori». «Landini caro, i giovani stanno andando via dall’Italia per colpa delle vostre politiche sindacali. Ci sono studenti della Statale che qui non accettano le vostre passerelle. Se noi siamo qui nelle tende e non riusciamo a pagare gli affitti, è colpa della pacificazione che avete imposto. Le ricordo che lei ha dichiarato che non è il tempo degli scioperi, in un paese dove i salari sono fermi da trent’anni, le sembra questa la politica da portare avanti? Se ne vada dalla Statale, queste passerelle non sono bene accette!» ha strillato uno degli studenti, di fronte al leader Cgil in evidente difficoltà, preso alla sprovvista da una contestazione che non si aspettava. Il giovane è stato allontanato da alcuni uomini del servizio di sicurezza, facendo arrabbiare ancor di più i suoi compagni di protesta. «Venite a parlare con gli studenti e poi lasciate che vengano trattati così? Con quale corraggio!» ha urlato una ragazza del collettivo, «togliete le mani di dosso!».
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Mentre Landini osservava la scena senza riuscire a ribattere, un sindacalista si è avvicinata alla ragazza chiedendo «noi (Cgil, ndr) oggi eravamo in piazza, voi c’eravate?», e lei ha risposto «in piazza con la Cgil che ha firmato il contratto con Just Eat (sponsor del concerto del Primo Maggio organizzato dai sindacati, ndr) che ammazza i runner per strada?. Pd e Cgil sono la stessa roba…». E ancora: «Se ne vada, il suo sindacato sta prendendo in giro un intero Paese da 40 anni. Ma cosa rappresentate? Andate a casa! Il vostro sindacato tradisce e sta dalla parte dei governi». A quel punto Landini ha provato a chiamare i contestatori per provare a dialogare, invece che essere insultato. «Fateli venire qui!». «Se tu hai delle critiche da fare sono qui ad ascoltarti» fa Landini. «No no noi vogliamo proprio che lei se ne vada perché le passerelle qui non le accettiamo» gli risponde il ragazzo. «Questa non è una passerella, io rappresento milioni di persone» ha provato a spiegare Landini, ricordando di non essere mai stato al governo, e di essere invece «colui che in questo Paese, da solo, ha fatto lo scontro anche con Marchionne e contro tutti i governi» e di essere pronto «a fare tutto quello che c’è da fare» e rivolgendosi a chi lo ha contestato, ha sottolineato «dovete imparare ad ascoltare e capire chi sono i vostri interlocutori». «Adesso potete dire che esistete perché avete detto qualcosa al segretario della Cgil» ha aggiunto Landini.
Che ha poi incassato, a modesta compensazione della protesta, l’appoggio da parte dell’Unione degli universitari (Udu). «Ci fa piacere che Landini sia passato. La Cgil condivide la nostra battaglia. Sul tema della casa non c’è spazio per le divisioni: vogliamo studentati pubblici, calmierazione dei canoni di locazione e aiuti economici per fuorisede» spiega la coordinatrice nazionale Camilla Piredda. Il giro in Statale, dopo la manifestazione, non ha avuto l’esito immaginato per Landini, che comunque abbozza: «Fanno bene ad essere arrabbiati, non mi pento di essere venuto…» ha detto Landini.