Sulla giustizia se ne sono dette di tutti i colori, specialmente da quanto il governo Meloni è salito al potere. In più occasioni vi avevamo già parlato del fatto che il M5S avesse criticato aspramente il ministro della Giustizia Nordio per le sue idee sull’argomento, ma oggi c’è stato un grande intervento in Aula al Senato di Roberto Scarpinato, senatore Cinquestelle che non le ha di certo mandate a dire al governo e alla Meloni. Vediamo cosa ha detto.
Intervenendo in dichiarazione di voto sul disegno di legge su procedibilità d’ufficio e arresto in flagranza, Scarpinato ha detto che “Il Movimento 5 Stelle si astiene su questo ddl perché il testo del governo Meloni pone rimedio solo a una delle storture della riforma Cartabia. Con il suo decreto legislativo di ottobre, che il M5S ha contestato con un parere alternativo, il governo Draghi ha travalicato la ratio della legge delega Cartabia, declassando al rango di reati procedibili a querela anche delitti gravi come sequestro di persona aggravato, lesioni personali con oltre 20 giorni di prognosi, danneggiamento con violenza alla persona. Queste condotte sono state considerate non più eventi di rilevanza sociale tali da imporre allo Stato di intervenire autonomamente, ma vicende interindividuali tra aggressore e vittima” ha spiegato Scarpinato.
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“Per fare un solo esempio, prendiamo quello di un pregiudicato, delinquente professionale, che sfonda a spallate e calci la porta di una abitazione privata. Aggredisce e pesta a sangue il proprietario e la moglie, tiene sotto sequestro i due coniugi per due settimane adoperando sevizie e agendo con crudeltà verso i sequestrati. Oggi è un caso procedibile solo a querela“.
E poi ancora: “Dire che tutte le vittime sono libere di presentare querela è falso: oltre alle vittime di mafia, vi sono tanti altri casi di vittime vulnerabili che per paura o timore di ritorsioni non sono libere di scegliere. Così su di loro si scarica un altro onere. È una scelta politica precisa, declinazione dell’ideologia neoliberista che ridimensiona il ruolo dello Stato nella sanità pubblica, nella scuola pubblica, in altri settori fondamentali e anche nella giustizia penale. Sono scelte criminogene che si risolvono nell’abbandono dei fragili e in un premio ai violenti. L’intervento correttivo del governo Meloni ricalca una nostra proposta ma è parziale e del tutto insufficiente, il M5s aveva presentato un serie di emendamenti che sono stati rigettati. Ne prendiamo atto ed insieme a noi ne prenderanno atto i cittadini ogni volta che subiranno violenza e sentiranno tutto il peso della loro fragilità” conclude il senatore M5S.
Ecco il video del suo intervento al Senato: