Alluvione Emilia-Romagna, la frase shock del senatore di Fratelli d’Italia: ecco cosa ha detto

In queste ore si contano i danni in seguito alla drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e gran parte del Centro-Nord Italia. Molti cittadini si trovano a far fronte a condizioni inimmaginabili ed è proprio in questi momenti che ci si dovrebbe unire per aiutarsi a vicenda. Qualcuno, però, come al solito ne approfitta per negare l’evidenza di ciò che la scienza dice da anni: i cambiamenti climatici ci stanno mettendo a dura prova, ma evidentemente ci si rende conto dei problemi quando le cose succedono. Già legambiente aveva bacchettato la politica per non aver messo in sicurezza il territorio quando si poteva e doveva farlo, ora ci ha pensato un senatore di Fratelli d’Italia a negare l’evidenza di quanto accaduto.

Stiamo parlando del capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, il quale ha detto che “In ogni campo scientifico non esistono verità definitive, c’è sempre la ricerca. Sul tema del cambio climatico ci sono tante voci, a partire da quella di Franco Prodi, diverse dal pensiero diffuso dai media. Persino in teologia s’è pronti alla ricerca, figuriamoci sul clima – dice intervistato dall’Ansa – Poi non è vero che sono fenomeni mai visti negli ultimi decenni: penso al Polesine, all’alluvione di Pisa, di Firenze, di Venezia. I dogmi possono andare bene in altri campi, ma è sempre bene, avere un atteggiamento non assolutistico” ha detto Malan, negando di fatto il cambiamento climatico.

Ma nel mirino di Malan ci sono anche le proposte del Pd sull’utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza rispetto all’emergenza maltempo. “Leggo che ora la sinistra dice che si potrebbe usare il Piano. Ricordo però che quando s’è trattato di scriverlo non abbiamo visto questa grande consapevolezza sulla difesa del territorio. E addirittura, in campagna elettorale, ci hanno detto che era intoccabile e immutabile e infallibile – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – Evidentemente ora questi stessi hanno cambiato idea. Ad ogni modo ci sono dei tempi e dei modi che non paiono compatibili con il ricorso ora al Pnrr: c’è un’urgenza da affrontare e non è lo strumento adatto”.

Non è però la prima volta che Malan si scaglia contro la scienza e il cambiamento climatico. Leggete cosa scrisse in un tweet tempo fa:

Boccia del PD non ci sta. E dopo aver dato del negazionista a Malan aggiunge: “Capisco che non sia d’accordo con le nostre proposte, deve difendere la linea del ministro Fitto e del governo Meloni. Che attacchi il governo della regione Emilia Romagna per fare propaganda politica, sulla linea dei giornali di destra, non mi stupisce. Ma che neghi l’emergenza climatica, dimostrata da studi e dati, che neghi la scienza, è una offesa al buon senso, al nostro Paese, ai cittadini che in queste ore stanno soffrendo la tragedia dell’Emilia Romagna e delle Marche”. D’accordo con Boccia anche la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga: “Le parole di Malan sono un classico esempio di propaganda negazionista. La peggiore l’abbiamo vista nell’America trumpiana. Presenta fatti in modo selettivo, elimina prospettive critiche e soprattutto nega la scienza. Le sue sono tristi opinioni. Quello degli scienziati del clima è invece un drammatico allarme, come dimostrano i fatti di queste ore. La scienza non è la teologia: è studio, raccolta dati, ricerca dei riscontri. E su questo – conclude Braga – si basa il consenso degli specialisti, non di chi ha scoperto che le alluvioni ci sono sempre state”.

Interviene anche Ettore Licheri del M5S: “Per l’ennesima volta un esponente della maggioranza mette in dubbio le evidenze scientifiche a proposito del cambiamento climatico. Questa volta è il turno del Capogruppo al Senato Lucio Malan, che di fronte al disastro che sta colpendo l’Emilia-Romagna non trova niente di meglio da fare che negare l’evidenza dei fatti. Pensavamo di aver toccato il fondo con il tweet del ministro Salvini, che mischiava solidarietà alle popolazioni colpite e delusioni calcistiche, ma forse ci dobbiamo ricredere. Continuare a strizzare l’occhio ai negazionisti è grave e irresponsabile, soprattutto mentre c’è chi ancora scava nel fango. Ci auguriamo maggiore serietà, da parte della maggioranza, nell’affrontare tematiche di questo tipo. In particolar modo adesso, quello che serve è un piano di aiuti e per la ricostruzione, non di certo qualche teoria tanto strampalata quanto offensiva” scrive Licheri.

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