Di Alitalia (prima) e Ita (poi) se ne sono dette di tutti i colori in questi anni. Tanti governi si sono alternati, ma mai nessuno è riuscito a tenere in piedi e senza problemi di bilancio la nostra azienda di punta in ambito aereo. Oggi si viene a sapere che il governo “più sovranista della storia” svende la nostra compagnia di bandiera ai tedeschi! Ma cerchiamo di capire cosa è successo.
“Andiamo a rileggere le molteplici dichiarazioni e i post del duo Meloni e Salvini: ‘Mai svendere la nostra compagnia di bandiera nelle mani straniere’. Adesso il governo sovranista per eccellenza ha svenduto la nostra compagnia alla Lufthansa. Avremo la maggioranza del capitale in mani tedesche: piuttosto che Fratelli d’Italia, Fratelli di Germania” dice il leader del M5S, Giuseppe Conte, sull’accordo Ita-Lufthansa a margine di un’iniziativa elettorale a Licata, nell’Agrigento, per le Comunali del 28 e 29 maggio prossimi in Sicilia.
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
I sindacati, invece, hanno accolto con ottimismo l’intesa che il governo e Lufthansa hanno raggiunto su Ita. Ma chiedono di conoscere il Piano di sviluppo che è stato concordato per il vettore nazionale, erede di Alitalia. Urgente, dunque, una convocazione. Così il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia: “Valutiamo positivamente la firma dell’accordo tra il Mef e Lufthansa, che sancisce la fine della fase di start-up dell’azienda. Ora è arrivato il momento di scoprire le carte. Auspichiamo che a brevissimo il governo, insieme al nuovo partner Lufthansa, avvii il confronto con i sindacati per illustrare tutti i dettagli del piano industriale e le possibili prospettive di sviluppo per la compagnia”.
Servono, aggiunge, “nuovi aeromobili, l’apertura di rotte profittevoli e l’incremento dei posti offerti. Conseguentemente, il consolidamento e l’aumento dei livelli occupazionali attraverso nuove assunzioni attingendo dal bacino di personale già professionalizzato e attualmente ancora in cassa integrazione”. “Per noi inoltre – sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil – è centrale, seppur nell’ambito di una forte alleanza internazionale come sarà quella con Lufthansa, che una quota di maggioranza della compagnia rimanga allo Stato”.
La quota “rappresenta una garanzia dell’alto valore strategico di un asset importante per la connettività del Paese, la mobilità dei cittadini e la tutela occupazionale, non solo dei lavoratori della compagnia ma di tutti quelli dell’indotto che vi ruota attorno come le manutenzioni, l’handling aeroportuale e il catering”.
Così il MoVimento 5 Stelle si è espresso sui suoi social: