In questi giorni tengono banco le nomine per i vertici e i giornalisti della Rai. Non sono però le uniche notizie che riguardano la tv pubblica. Come spiega Repubblica, la Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta sulla Rai per alcune spese pazze e ci sarebbero addirittura 5 dirigenti sotto inchiesta. Cerchiamo di capire cosa è successo.
In sostanza, all’appello manca un milione di euro. Mica spiccioli. O meglio, la magistratura contabile ritiene che un milione di euro – tra il 2014 e il 2021 – sia stato speso impropriamente. Tradotto, è stata aperta un’inchiesta per danno erariale che ha messo nel mirino cinque dirigenti della televisione pubblica.
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L’intera vicenda nasce grazie a una doppia denuncia, la prima nel 2020, l’ultima del giugno del 2021. Una segnalazione anonima firmata da un “gruppo di dipendenti della sede di New York”. La denuncia è molto dettagliata, vengono indicate cifre, spese gonfiate, vengono fatti nomi e cognomi degli eventuali responsabili. Gli inquirenti si mettono subito al lavoro, l’indagine sarebbe stata affidata al nucleo di polizia economica finanziaria di Roma della Guardia di Finanza.
Ecco che vengono passati al setaccio, documenti, spese, contratti di locazione, conti correnti. Effettivamente qualche cosa che non torna c’è. Infatti gli investigatori si accorgono che il contratto di affitto include anche delle spese relative alla manutenzione della stessa sede. Eppure, in molti casi, con costi notevoli la Rai avrebbe pagato di tasca sua lavori per sistemare i locali. Un esborso non dovuto, molto elevato, saldato con i soldi dei contribuenti. C’è poi un contratto di affitto con l’Ice, (l’Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane) che ha dato in locazione dei suoi appartamenti alla Rai a New York fino al 2021.
Rai, spese pazze a New York
Ebbene dalla Rai sapevano che avrebbero dovuto lasciare i locali dell’Ice per trasferirsi in un’altra sede. Nessuno tuttavia si sarebbe preoccupato di negoziare un recesso anticipato e così l’azienda pubblica ha pagato per 6 mesi l’affitto, sino alla scadenza naturale, senza occupare più gli appartamenti dell’Ice. Infine, nella denuncia anonima, si segnalano anche dei rimborsi indicati nei contratti di diversi dipendenti, soprattutto tecnici, che poi di fatto non avrebbero mai incassato.
Lavoratori assunti da una società che aveva vinto l’appalto per alcuni servizi. A chi sono andati quei soldi? Adesso il delicato dossier è nelle mani del procuratore regionale del Lazio, Pio Silvestri. Il magistrato contabile dovrà a breve decidere sulla chiusura dell’inchiesta. Dalla Rai fanno sapere che “stanno collaborando con la Corte dei conti e l’indagine riguarda la vecchia sede di New York”.