PNRR, il giornalista Pedullà accusa Meloni: “Quello che non vi stanno dicendo è…”

Sui fondi europei si dice tutto e il contrario di tutto. Una cosa però è certa. I tanti miliardi che Giuseppe Conte aveva con fatica conquistato in Europa tardano ad arrivare e per alcuni la colpa è esclusivamente del governo in carica. Cerchiamo di fare il punto, anche attraverso le parole del direttore de La Notizia Gaetano Pedullà, intervenuto in diretta a Coffee Break su La7 per rivelare le colpe di Meloni sul PNRR. Alla fine dell’articolo vi mostriamo il video.

In sostanza Pedullà afferma che il governo non fa altro che “buttare la palla in tribuna e scaricare la colpa sugli altri”. Finora questo governo è stato in grado solo di rinviare le decisioni, raccontando agli italiani che i ritardi del PNRR non erano una propria responsabilità. Ma lo sono eccome! Ora che la Corte dei Conti, l’Europa e anche il Fondo Monetario internazionale ci chiedono di superare lo stallo nell’attuazione del Pnrr, cosa fa il governo Meloni? Assolutamente nulla! – dice Pedullà.

Tra l’altro negli ultimi giorni anche la corte dei conti aveva espresso perplessità su questo tema: “L’Associazione Magistrati della Corte dei conti manifesta sconcerto e stupore in merito alle possibili e prossime iniziative del Governo, riportate dagli organi di stampa, volte a ridurre gli ambiti di competenza della magistratura contabile sul fronte del controllo concomitante e a prorogare di nuovo e inopinatamente il cosiddetto “scudo erariale”, introdotto nel 2020, ormai in scadenza” si leggeva in una nota sulla possibilità che il governo presenti degli emendamenti per limitare il controllo della Corte solo sulle spese relative al Pnrr.

I rilievi della Corte dei Conti sul PNRR

La Corte dei conti nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica ha fatto la sua diagnosi sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una diagnosi impietosa. Spese alla mano, nei primi quattro mesi dell’anno siamo a quota 1,1 miliardi su una programmazione da 32,7 miliardi per l’intero 2023. Numeri che hanno indispettito e non poco il governo Meloni.

A quel punto il ministro Fitto è intervenuto con una nota ufficiale per chiedere ai magistrati contabili un approccio più costruttivo. “Nei prossimi mesi partiranno le rendicontazioni di molti progetti e di molti interventi, sarebbe auspicabile un approccio costruttivo della Corte dei Conti che potrebbe supportare tutti i soggetti attuatori nella fase di rendicontazione, di campionamento, e di verifica del raggiungimento dei risultati, elaborando format, sistemi di autocontrollo che semplificherebbero i compiti dei singoli soggetti attuatori. In tal senso quindi i controlli non si sovrapporrebbero e il sistema sarebbe in grado di rispondere più efficacemente alle richieste europee. Lavorare insieme, lavorare costruttivamente, lavorare bene” ha detto il ministro Fitto.

Ecco il video di Pedullà in tv:

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