Come spesso accade, Pierluigi Bersani è stato ospite da Floris a Di Martedì. Tra le altre cose ha detto che “Il governo Meloni toglie i poteri di controllo alla Corte dei conti perché vogliono essere loro a fare la narrazione di come va questo Pnrr. Quando parliamo del ruolo dei pesi e dei contrappesi non è che parliamo dei soviet, ma di un’ossatura liberale di uno Stato democratico, che prevede pesi, contrappesi e autorità di controllo. E allora, non essendoci in Italia una cultura liberale, tutte queste cose qui vengono fatte dalla Meloni per poter tirare dritto. Ma sulla base di quali politiche?” si chiede Bersani.
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In occasione della celebrazione dei 60 anni di Magistratura Democratica, Pierluigi Bersani ha lanciato un’accusa pesante nei confronti delle recenti
Che elenca tutti gli episodi di tensione tra il governo Meloni e varie istituzioni: “Loro hanno cominciato facendo una polemica con l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), che ha obiettato sulla possibilità di fare una miriade di assegnazioni senza gare e subappalti a cascata. Poi – continua – hanno litigato con la Banca d’Italia, che ha obiettato sull’aumento dell’uso del contante. Poi hanno fatto una polemica micidiale con l’Ufficio parlamentare di bilancio del Senato, che ha osservato che l’autonomia differenziata non sta in piedi. Hanno polemizzato con la magistratura, che ha obiettato sull’abolizione dell’abuso d’ufficio. Adesso fanno una polemica con la Corte dei Conti”.
Bersani poi commenta la farlocca conferenza stampa di Giorgia Meloni in Tunisia senza i giornalisti: “Vabbè, giornalisti, Corte dei conti, sindacati… Non ci deve essere in mezzo nessuno tra il capo e il popolo. Ma, scusate, con una a cui piace Bolsonaro, Trump, Orban e Vox c’è da stupirsi?” esclama Bersani.
Il conduttore Giovanni Floris poi gli chiede: “Lei dice che ci sono tratti autoritari in questo governo. Invece altri parlano di “democrazie decidenti”.
“No, sono semplicemente democrazie della disuguaglianza – risponde Bersani – Stanno con chi ha di più. E non si spaccino per destra sociale, per favore. Vi dò una notizia: già con queste flat tax del governo Meloni abbiamo tirato via 10 miliardi di euro dall’Irpef. Qui c’è gente che il ‘pizzo di Sato’ deve pagarlo obbligatoriamente e per altra gente invece è facoltativo” conclude Bersani.