Meloni mette alle strette i lavoratori. Assurde le novità sulla Legge di Bilancio

Ci stiamo avvicinando alla prima riforma sulla Legge di Bilancio del Governo Meloni.

“I dati Inps appena aggiornati mostrano che i lavoratori a tempo determinato, con 9.634 euro lordi medi, sono sotto la soglia di povertà assoluta, come gli stagionali. I “fortunati” con un contratto a tempo indeterminato arrivano a poco più di 26.285 euro.

Il risultato è che, mentre le partite Iva incasseranno l’ampliamento della tassa piatta al 15%, anche stavolta i lavoratori dipendenti dovranno accontentarsi delle briciole.

Il punto di caduta sul taglio del cuneo fiscale per il 2023 sarà, stando alle anticipazioni, il rinnovo della mini sforbiciata del 2% per chi ha imponibile sotto i 35mila euro messa in campo da Draghi. Mentre il taglio arriverà a 3 punti per chi è sotto i 20mila euro, a conferma dell’annuncio del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che sabato (mentre altri esponenti dell’esecutivo garantivano a Confindustria che un terzo dello sgravio sarebbe andato alle imprese) aveva fatto filtrare la volontà di aiutare di più i redditi molto bassi.

In conclusione  l’intervento non sposterà di molto l’esito dell’operazione: 3 punti di decontribuzione si traducono in una quindicina di euro al mese per chi ne guadagna 1000 netti, poco più di una decina per chi ne porta a casa 750″.

Fonti:https://bit.ly/3UW6akn

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