Marco Travaglio ha parlato dell'abolizione dell'abuso d'ufficio che vuole il governo Meloni, senza far mancare qualche frecciatina.
Marco Travaglio è stato ospite da Lilli Gruber a Otto e mezzo, dove ha commentato l’abolizione dell’abuso d’ufficio del governo. “Se i sindaci non vogliono essere denunciati per abuso d’ufficio, la smettano di firmare atti abusivi o cambino mestiere. Facciano i salumieri, gli spazzacamini o i trapezisti“. Così, a Otto e mezzo (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le richieste di molti sindaci di abolire il reato di abuso d’ufficio. “Noi giornalisti e abbiamo centinaia di denunce per diffamazione, dalle quali 99 volte su 100 veniamo assolti. Abbiamo mai chiesto di abolire la diffamazione? No, perché è giusto che i cittadini diffamati, se sono diffamati, ottengano giustizia. Perché uno non deve essere nemmeno denunciato? Ma stiamo scherzando? È così che si fanno i controlli e in tutto il mondo i processi servono per vedere se uno ha commesso un reato o meno”.
L'affondo al governo
Beccati! Arriva l’incontro shock tra Schlein e Draghi. Ecco cosa è successo – LA NOTIZIA SHOCK
L’incontro tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e l’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rappresenta una mossa che
Travaglio osserva: “Solo in Italia c’è un dibattito su questo reato“. E menziona il caso di Netanyahu, sotto processo per abuso d’ufficio. E quello della Polonia, dove sono stati arrestati l’ex ministro degli Interni Kamiński e il suo vice Wasik condannati per abuso d’ufficio. Nelle ultime ore, il presidente della Repubblica polacco, Andrzej Duda, che ha nascosto i due nel palazzo presidenziale, ha concesso loro la grazia.
Il direttore del Fatto spiega. “La formulazione attuale del reato di abuso d’ufficio non è affatto vaga e fumosa. Ma, come ha dimostrato Davigo sul Fatto Quotidiano, è esattamente la fotocopia della Convenzione Onu di Merida contro la corruzione. L’abuso d’ufficio è previsto come reato nell’ordinamento di 25 Paesi membri dell’Ue su 27, noi invece stiamo uscendo dalla convenzione che il Parlamento italiano aveva firmato e ratificato. Siamo anche uno dei paesi più corrotti in Europa e il paese che riceve più soldi del Pnrr“.