Accordi e disaccordi, l’annuncio di Luca Sommi: “Ecco quando torniamo in tv”

Luca Sommi, attraverso un post sui suoi profili social ufficiali, ha annunciato il ritorno di Accordi e disaccordi in tv.

Luca Sommi, attraverso un post sui suoi profili social ufficiali, ha annunciato il ritorno di Accordi e disaccordi in tv. “Stiamo per tornare. Sabato 24 febbraio alle 21.25 su Nove. Siateci.” si legge nel post di Luca Sommi su Instagram. Insomma, non manca molto al grande ritorno in tv di un programma molto seguito dagli italiani, in cui come al solito si parlerà delle principali vicende politiche, ma non solo. Gli ospiti di Sommi sono sempre stati variegati, il giornalista, coadiuvato da Andrea Scanzi e Marco Travaglio, fa parlare diverse voci, anche chi non la pensa come loro e questa è sempre una cosa positiva per un programma tv.

Il ritorno in tv di Accordi e disaccordi

È stato mitico il botta e risposta tra Andrea Scanzi e Bruno Vespa nell’ultima puntata della scorsa stagione di Accordi&Disaccordi. Al centro della polemica l’intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto che sul Corriere aveva detto: “L’unico grande pericolo per il governo è l’opposizione giudiziaria” e aveva parlato di “riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’”, paventando la possibilità che prima delle Europee la magistratura agisse con inchieste mirate per colpire il centrodestra. Secondo Scanzi, nelle parole di Crosetto si ritrova “un déjà-vu enorme, perché sembra di essere tornati al tempo del berlusconismo, dove c’è l’eterna lotta alle toghe rosse, questo nemico indistinto che cerca di tramare su tutto il centrodestra. – aveva detto il giornalista – Ci vedo un tentativo intimidatorio nei confronti della magistratura, che va di pari passo con certe riforme, come la Cartabia e la riforma Nordio. – ha proseguito – Io ci vedo anche la paura e la certezza che stia arrivando qualcosa contro la maggioranza e quindi si mettono le mani avanti: ‘Se dovesse arrivare qualcosa, ve l’avevamo detto’. Una sorta di eterno vittimismo“. Sempre secondo Scanzi questo atteggiamento dimostra che “la Meloni e il suo governo non hanno niente di nuovo. Questo eterno attacco alla magistratura è berlusconismo puro“.

Di avviso del tutto opposto Bruno Vespa, secondo il quale nelle parole di Crosetto “non c’è alcuna novità”: “Borrelli (Francesco Saverio Borrelli, capo del pool di Mani pulite che nel 2002 pronciò la famosa frase: ‘Resistere, resistere, resistere’ contro le leggi ad personam del governo Berlusconi, ndr), quando gli obiettavo che il pool non applicava le leggi, lui mi diceva: ‘Le leggi noi le interpretiamo’. – ha spiegato il giornalista Rai – Questo hanno sempre fatto e questo denuncia Crosetto: nelle assemblee delle correnti di sinistra c’è il timore dell’autoritarismo e quindi il desiderio di andare oltre la volontà popolare. Un magistrato che dice: ‘Io vado oltre la volontà popolare, io difendo il Paese da quello che ha scelto la volontà popolare’, è gravissimo”. In conclusione, per Vespa “quella di Crosetto è una denuncia politica, non un reato da denunciare in procura”.

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