Affluenza: i dati dalla Sardegna che nessuno si aspettava. E il M5S…

Oggi si è votato in Sardegna per le elezioni regionali. Affluenza al 44,1% alle 19, in aumento sul 2019. Ecco le ultimissime.

Ci sono importanti aggiornamenti che riguardano le elezioni regionali in Sardegna. Alle 22 si sono infatti chiusi i seggi per eleggere il nuovo governatore e il Consiglio regionale sardo. Qui non è previsto il ballottaggio: la sfida fra i quattro candidati alla presidenza della Regione – Paolo Truzzu, Alessandra Todde, Renato Soru e Lucia Chessa – si deciderà al primo turno. Nella seconda rilevazione dell’unica giornata di consultazioni, alle 19, la percentuale dei votanti è salita al 44,1% rispetto al 18,4% delle 12. Nel 2019 questa rilevazione di metà serata era stata del 43,3%. Nel comune capoluogo di regione, Cagliari, ha votato il 45,78% degli aventi diritto. In termini assoluti sono andati ai seggi 637.851 votanti su 1.447.753 elettori.

Chi sono i candidati presidente della Sardegna

Ricordiamo che lo spoglio inizierà domattina. Per quanto riguarda i candidati, abbiamo Paolo Truzzu, 52 anni, sindaco di Cagliari, con un mandato in scadenza quest’anno. Esponente di Fdi, lo sostiene una coalizione di centrodestra con nove liste: FdI, FI, Lega, Psd’Az, Riformatori Sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Dc di Rotondi. Consigliere regionale dal 2014, è uno dei vicepresidenti dell’Anci. 

Avversaria che fa paura alla destra è sicuramente Alessandra Todde del M5S. Classe 1969, nuorese, deputata del Movimento 5 Stelle, guida una coalizione di centrosinistra formata da 10 liste: Pd, M5S-A Innantis, Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura, Psi-Sardi in Europa, Fortza Paris, Orizzonte Comune e Demos. È ingegnere e ha lavorato per anni all’estero occupandosi di energia ed evoluzione digitale. È stata sottosegretaria nel governo Conte II e viceministra dello Sviluppo economico nel governo Draghi.

Più staccati ci sono Renato Soru, sostenuto dalla Coalizione Azione-+Europa-Upc, Italia Viva, Progetto Sardegna, Liberu, Vota Sardigna e Rifondazione comunista. Ha iniziato la sua carriera professionale nel settore finanziario a Milano e Londra e, tornato in Sardegna, ha fondato Tiscali. Nel 2004 vinse le elezioni regionali con una coalizione di centrosinistra e civica. Tra il 2014 e il 2016 è stato europarlamentare e segretario regionale del Pd, che ha lasciato lo scorso anno. E poi Lucia Chessa, sostenuta da una sola lista, Sardigna R-esiste. Insegnante, classe 1960, ha avuto una lunga carriera politica a livello locale: ex sindaca di Austis, comune che ha guidato per 10 anni, è segretaria del partito Rossomori dal 2021. Dal 2010 al 2015 ha fatto parte del Cal, il Consiglio delle autonomie locali della Sardegna. È stata anche presidente della Comunità montana Gennargentu Mandrolisai. 

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