Roma, 20 novembre 2024 – Il deputato Emanuele Pozzolo, sospeso da Fratelli d’Italia, sarà processato a partire dal 25 febbraio 2025 per l’accusa di porto illegale di arma da collezione e munizionamento. L’episodio, avvenuto nella notte di Capodanno nei locali della pro loco di Rosazza (Biella), aveva suscitato clamore mediatico, anche a causa del ferimento di un invitato, Luca Campana, colpito a una gamba e per il presunto coinvolgimento del sottosegretario Del Mastro.
I fatti
La sera del 31 dicembre scorso, durante i festeggiamenti di fine anno nella pro loco di Rosazza, uno sparo ha interrotto la celebrazione, ferendo il 31enne Campana a una coscia. L’arma coinvolta è risultata essere una pistola da collezione, portata sul posto dal deputato Pozzolo. Subito dopo l’incidente, le autorità hanno avviato un’indagine che ha portato a contestare al parlamentare diverse accuse, tra cui lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose, omessa custodia di armi e porto illegale di arma da collezione con relativo munizionamento.
La decisione del giudice
Nell’udienza preliminare, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Biella ha stabilito il rinvio a giudizio per le imputazioni di porto illegale di arma e munizionamento. Tuttavia, tre delle accuse iniziali sono cadute:
Lesioni colpose: per intervenuta remissione di querela da parte di Luca Campana;
Accensioni ed esplosioni pericolose: proscioglimento per oblazione;
Omessa custodia di armi: anche questa archiviata per oblazione.
“Rimane aperta la vicenda del porto dell’arma da collezione e dei proiettili, su cui discuteremo nel merito durante il processo,” ha dichiarato Andrea Corsaro, avvocato difensore di Pozzolo.
Le conseguenze politiche
Il caso ha avuto ripercussioni immediate sulla carriera politica del deputato. Pozzolo è stato sospeso dal partito Fratelli d’Italia, in attesa di chiarimenti giudiziari. La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla responsabilità dei rappresentanti politici e sull’opportunità di un controllo più rigoroso sull’uso e il possesso di armi, anche da collezione.
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Il processo
La prima udienza del processo è fissata per il 25 febbraio 2025 presso il tribunale di Biella, in composizione monocratica. Durante il dibattimento, verranno esaminate le circostanze che hanno portato Pozzolo a portare l’arma al locale della pro loco e la dinamica esatta dello sparo.
Reazioni della difesa e della procura
Il procuratore facente funzioni di Biella, Ruggero Mauro Crupi, ha spiegato la decisione di proseguire con le accuse principali, sottolineando che “l’utilizzo e il trasporto di un’arma da collezione e munizionamento da guerra sono regolati da norme specifiche che non possono essere trascurate.”
Dal canto suo, l’avvocato Corsaro ha ribadito la volontà del suo assistito di dimostrare la propria innocenza riguardo alle imputazioni rimaste.
Implicazioni sociali e legali
Il caso pone l’attenzione su due questioni cruciali: il controllo del porto d’armi, anche per uso collezionistico, e la responsabilità civile e penale dei possessori di armi in caso di incidenti. La vicenda, oltre a mettere in discussione la figura pubblica di Pozzolo, potrebbe innescare riflessioni legislative a livello nazionale, spingendo per una regolamentazione più severa.
Con l’avvicinarsi del processo, la vicenda continuerà a essere al centro dell’attenzione pubblica, sia per il coinvolgimento di un rappresentante delle istituzioni sia per le implicazioni giuridiche e politiche che potrebbe comportare.