Qualche giorno fa la premier Giorgia Meloni è intervenuta in Senato rispondendo alle accuse che gli sono state rivolte di recente dall’opposizione relativamente ai rapporti con l’Ue.
Ha dichiarato: “ho sentito dire che io andrei in Europa a prendere ordini, questo lo vedranno i fatti però una cosa gliela dico non mi vedrà mai. Perché io preferisco piuttosto dimettermi che presentarmi al cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, preferisco dimettermi che rappresentare una Nazione del genere Grazie”.
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Parole in contrastò con quelle rilasciate in un’intervista di qualche tempo fa dove la leader elogiava il lavoro fatto dal Presidente Conte in Europa: “confermo l’Italia esce in piedi vuol dire che riconosco a Conte di essersi battuto” aveva dichiarato Giorgia Meloni.
Così Leonardo Donno, deputato M5s
“Conte in Europa ha ottenuto oltre 200 miliardi di euro lottando contro gli amici della Meloni che non volevano che quei soldi arrivassero ai cittadini italiani.
In conclusione da quando è al governo la Meloni ha ottenuto gli applausi dei burocrati dei falchi dell’austerità, le retromarce sul Mes, sul POS e sui balneari tradendo di fatto il suo elettorato e non ottenendo nulla per l’Italia.
In campagna elettorale la leader Giorgia Meloni urlava in tutte le piazze che “la pacchia sarebbe finita per l’Europa” e invece con lei al Governo la pacchia purtroppo sembra essere finita per l’Italia”.