Andrea Scanzi difende Ranucci contro Gasparri: “Non ci si crede…” VIDEO

Andrea Scanzi è tornato a parlare dell'audizione di Ranucci in Vigilanza Rai. Ecco cosa ha detto su Gasparri e la carota.

Andrea Scanzi è tornato a parlare dell’audizione di Ranucci in Vigilanza Rai. Ecco cosa ha detto su Gasparri e la carota. Scanzi dice: “La cosa che fa ridere è che tutti quelli che hanno convocato Ranucci in Vigilanza Rai, erano tutti quelli che lo hanno querelato. Questa è l’Italia. Ma poi la follia è che Ranucci fa l’unica trasmissione d’inchiesta vera rimasta nel panorama dell’informazione italiana. E Gasparri che mostra la carota? Non mi sembra tutto sto cuor di leone, Gasparri”. Poi Scanzi ha rivelato pure che il video precedente che aveva fatto su questo argomento gli era stato cancellato da Facebook e ha dovuto rifarlo, ma trovate anche il vecchio sul suo canale Youtube.

Cosa aveva fatto Gasparri in vigilanza Rai

Dopo l’intervento del conduttore di Report, convocato per discutere delle sue inchieste, Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia, ha attirato l’attenzione con un gesto provocatorio. Ha mostrato una bottiglietta di cognac, scherzando sul coraggio di Ranucci e sul corteo di solidarietà che lo hanno accompagnato. Ha anche regalato ai presenti una carota, ironizzando sulla commissione di Vigilanza.

Gasparri ha detto: «Le ho portato un cognac se ha bisogno di coraggio…». Poi si è rivolto al direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini: «Cosa pensa di un certo modo di fare giornalismo? Lei che pensa dei telefiguranti, messi di spalle, come il presunto parlamentare di Forza Italia? – ha chiesto il senatore a proposito del servizio sull’eredità di Silvio Berlusconi. Poi c’è il telericiclo, come l’inchiesta su Urso andata in onda decine di volte». A quel punto Gasparri ha tirato fuori dalla giacca una carota che avrebbe voluto regalare a Ranucci: «Qui non mangiamo nessuno. Nessuno vuole censurare nulla, tutto andrà avanti come sempre».

In seguito, Gasparri ha sollevato preoccupazioni riguardo ai commenti minacciosi “sul sito della Rai” (era il profilo Twitter di Report) riguardanti la sua persona, annunciando l’intenzione di agire legalmente contro tali minacce. Ha dichiarato che consegnerà tutto il materiale ai servizi di polizia del Senato e della Camera.

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