Andrea Scanzi: “Scherzo Meloni? Mi viene da ridere” IL VIDEO

Andrea Scanzi asfalta Mario Sechi in diretta da Lilli Gruber: "La smetti di interrompermi? Ce la puoi fare..."

Come spesso accade Andrea Scanzi è stato ospite in diretta da Lilli Gruber. In studio c’era anche Mario Sechi, ex portavoce della Meloni ora a Libero. Scanzi ha commentato lo scherzo telefonico dei comici russi alla Meloni: “Ma come si fa a dire che la Meloni ne è uscita bene? Mi viene da ridere”. Poi Sechi prova continuamente ad interromperlo ma Scanzi lo zittisce. “Sechi, stai calmo, ce la puoi fare. Capisco che sei agitato”. L’altro dice: “Sono zen”. E scanzi: “Sbagli”. Poi Scanzi insiste: “Cioè Palazzo Chigi è stato “bucato” da due che non parlavano nemmeno bene inglese, sembravano Renzi. Era ovvio che parlassero un inglese russicizzato, no?” sbotta Scanzi. Trovate il video in fondo all’articolo.

Il botta e risposta con Sechi

Prima di andare in onda Scanzi aveva fatto un video con Sommi su questo argomento. “Se stasera non sapete cosa fare, vi consiglio di guardare la puntata di Otto e mezzo, ci sarò anch’io e probabilmente ci sarà anche un collegamento telefonico con i due comici che hanno inguaiato Meloni. Credo che questo tema resterà caldo almeno fino a sabato, perché vero come dici tu, l’italiano medio, la massaia, la casalinga di Voghera tutto sommato se ne fregano. Neanche sanno chi siano questi due comici, sono comici russi.

Però oggettivamente è una figuraccia dura, perché non esiste che sia così facile parlare col presidente del consiglio. Inoltre, come ha detto anche ieri Marco Travaglio sempre a Otto e mezzo e come ripeto anch’io stasera, la Meloni era convinta di parlare in maniera non istituzionale, ma privata. Ha detto non tanto sul tema dei migranti, ma sulla guerra russo Ucraina ha detto le stesse cose che dice per esempio Il Fatto Quotidiano da un anno e mezzo. O come dice Orsini…” conclude Scanzi nel suo intervento.

Ricordiamo che la parte della telefonata relativa al nazionalismo ucraino ha suscitato l’attenzione del ministero degli Esteri di Mosca. Nella telefonata il falso funzionario africano ha sollevato la questione della glorificazione di Stepan Bandera. Era un noto leader degli insorti antisovietici che si unì alle truppe naziste durante la Seconda guerra mondiale. Meloni ha risposto in modo evasivo, affermando che gli ucraini “fanno quello che devono fare” e che la questione del nazionalismo è un problema di Putin, non di Kiev. Questa vicenda ha generato un notevole interesse nei media italiani e russi, con Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che l’ha definita una “figuraccia planetaria”.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini